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Lettera Cisl e Anolf all’INL su permesso di soggiorno per motivi di studio e limiti nello svolgimento dell’attività lavorativa

Pubblicato il 10 Giu, 2022

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) il 24 maggio u.s., ha emesso una nota interpretativa sulla posizione degli studenti extracomunitari che intendano svolgere attività lavorativa avvalendosi dell’art. 14, comma 4, del D.P.R. n. 394/1999 secondo cui “il permesso di soggiorno per motivi di studio o formazione consente, per il periodo di validità dello stesso, l’esercizio di attività lavorative subordinate per un tempo non superiore a 20 ore settimanali, anche cumulabili per cinquantadue settimane, fermo restando il limite annuale di 1.040 ore”.
L’INL ha fornito nel merito una lettura della norma alquanto restrittiva inibendo la rimodulazione dell’orario settimanale, seppure nel rispetto del monte ore complessivo annuo e per un periodo limitato.

Come Cisl ed Anolf abbiamo elaborato alcune riflessioni che si sono tradotte in una lettera indirizzata allo stesso Ispettorato con cui abbiamo espresso le nostre perplessità ed i nostri timori. Questa rigidità interpretativa in un mercato del lavoro flessibile come quello stagionale, di riferimento per molti studenti-lavoratori, rischia di originare, tra le altre cose, i presupposti per alimentare condizioni di lavoro in “grigio”.

Questo determinerebbe una sconfitta per tutti e, soprattutto, per gli studenti che si stanno formando per poter entrare nel mondo del lavoro.
Pertanto, attendiamo risposte convincenti dall’Amministrazione che allontanino gli oggettivi pericoli che intravediamo nella rigida interpretazione di questa norma. Come sempre sarà nostra cura tenere informati tutti Voi sugli sviluppi che interverranno nel merito.

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