La legge 27 dicembre 2017- N° 205, art.1 commi 892- 900, prevede quattro misure per la coesione territoriale ed il Mezzogiorno. Attraverso esse sostanzialmente si proseguono politiche e azioni già in essere, giudicate dalla CISL positivamente. In termini finanziari, c’è un solo stanziamento aggiuntivo che riguarda aree interne disagiate dell’intero Paese, mentre principalmente si opera attraverso la redistribuzione di risorse già assegnate precedentemente.
Credito d’imposta per gli investimenti per il sud – co. 892
Si dispone un incremento di 200 mil. di Euro per l’anno 2018 e 100 mil. per l’anno 2019 dei finanziamenti per il credito d’imposta per gli investimenti, necessari per rispondere alla domanda crescente proveniente dalle imprese dopo l’ampliamento del dispositivo già effettuato in precedenti leggi. Le risorse purtroppo non sono nuovi finanziamenti ma frutto di una riduzione delle risorse dell’FSC 2014-2020
Tale msiura, sostenuta dalla Cisl, sta favorendo, stimolando, ulteriori investimenti privati da parte delle imprese.
Proroga delle agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno- co. 893-894
Si dispone che la decontribuzione al 50%, per i giovani, prevista dai precedenti commi 100-108 della medesima legge, possa essere portata nelle regioni del sud al 100% e anche estesa a soggetti disoccupati di almeno 35 anni. La durata di questo incentivo è per il solo 2018 e il tetto massimo annuo procapite è di 8.060 Euro.
In sintesi i commi dispongono che per le regioni del Mezzogiorno, per il 2018, possa essere prolungata la decontribuzione del cosiddetto Bonus Sud per le assunzioni a tempo indeterminato.
Si utilizzano i finanziamenti dei programmi operativi nazionali FSE e di quelli complementari, attraverso una eventuale rimodulazione degli stessi .
La legge quindi non stanzia risorse aggiuntive, per la proroga di 1 anno, del bonus attualmente attivo. E’ bene sottolineare che bonus Sud già ad ottobre 2017 aveva favorito 100.000 assunzioni a tempo indeterminato, di cui oltre 48.000 di lavoratori tra i 29 e 55 ed oltre. Il dispositivo, che la Cisl ha richiesto e sostenuto, si continua a dimostrare efficace per cui ritiene che occorra estenderlo, aggiungendo anche risorse nazionali, a tutto il periodo della programmazione dei fondi, ovvero fino al 2020, scelta preferibile per continuare a sostenere l’ occupazione al sud e per dare certezza alle imprese.
Integrazione finanziamento per le aree interne – co. 894-896
E’ attivo in tutto il paese un programma di sviluppo per aree interne, finanziato dai fondi Sie (che cos’è il sie)e da precedenti leggi finanziarie. Le risorse, attraverso l’attuale legge di Bilancio, vengono incrementate di 30 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di circa 31,18 milioni per il 2021.
L’effetto di questo ulteriore finanziamento porta le risorse complessive a: 16 mil. per il 2015, 60 mil. per il 2016, 94 mil. per il 2017, 20 mil. per il 2018, 30mil. per il 2020 e 31,18 per il 2021.
Il programma per le aree interne è orientato a favorire sia lo sviluppo dell’ occupazione che di servizi essenziali, contrastando la marginalità determinata dallo scarso collegamento delle aree oggetto di intervento. Occorre che in ogni regione venga effettuato un monitoraggio sull’avanzamento dei progetti nelle aree individuate.
Fondo per imprese Sud- co. 897-900
Viene istituito il Fondo imprese sud, con lo scopo di favorire la crescita dimensionale delle PMI. Il piccolo finanziamento (150 mil. di euro) non è aggiuntivo, ma tratto dal Fondo sviluppo e coesione. Il Fondo imprese sud sarà gestito attraverso una apposita convenzione con Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo spa.- che può avvalersi per operare anche della Banca per il mezzogiorno.
Il meccanismo di finanziamento delle imprese prevede che il soggetto gestore attraverso procedure di pubblica evidenza possa ricorrere ad investitori privati che contribuiscono ad incrementare le risorse del fondo stesso.
Apprezzabile lo stimolo alla crescita dimensionale, infatti, le ridotte dimensioni delle imprese sono una criticità del sistema industriale del paese, maggiormente accentuata nelle regioni del Sud. Difficile comprendere l’efficacia dello strumento viste anche le modeste risorse allocate.
Conclusioni
La CISL apprezza le misure previste nella Legge di Bilancio che rafforzano alcuni provvedimenti già in essere, tuttavia sottolinea che, per quanto il mezzogiorno abbia avuto un andamento economico positivo in questi ultimi 2 anni e le misure disposte , in particolare il bonus occupazione, si siano dimostrate efficaci, gli interventi in essere pur andando nella giusta direzione non sono sufficienti. La legge di bilancio, occorre evidenziarlo, non investe ulteriori risorse per il SUD. La scarsità di opportunità di occupazione nelle regioni meridionali rimane un grave problema del paese, e porta con se povertà e nuove migrazione soprattutto dei giovani. Essa non può che essere affrontata aumentando la entità della spesa ordinaria per investimenti effettuata a sud, incrementando la capacità di utilizzo delle risorse già disponibili ed accentuando gli stimoli, le verifiche ed i supporti affinché esse siano impiegate in tempi rapidi e definiti.