Cresce il numero di edifici ad elevate prestazioni energetiche in Italia. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici pubblicato dall’ENEA e dal CTI (Comitato Termotecnico Italiano)
Lo studio, basato sull’analisi di oltre 4,5 milioni di Attestati di Prestazione Energetica (APE) nel periodo 2016-2019, mette in luce come le ristrutturazioni e le nuove costruzioni abbiano contribuito al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, passando da circa il 7% al 10% del totale.
Dal rapporto emerge anche come la maggior parte del “parco” immobiliare italiano (oltre il 60%) si trovi nelle classi energetiche meno efficienti (F-G), soprattutto perché realizzato tra il 1945 ed il 1972.
Un contributo notevole al miglioramento delle prestazioni degli edifici viene sicuramente dalle misure messe in campo: basti pensare al meccanismo delle detrazioni fiscali – recentemente potenziato con il Superbonus al 110% – per realizzare interventi di riqualificazione energetica.
E’ utile ricordare come la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati del nostro paese sia una delle priorità strategiche indicate nel Piano Nazionale Integrato Energie e Clima (PNIEC), proprio con l’obiettivo di favorire una riduzione dei consumi di energia e delle emissioni di Co2 e svilupparne la produzione con le fonti rinnovabili