13 marzo 2020 – L’lnps ha emanato la circolare n. 37/2020 con cui fornisce le disposizioni attuative delle norme contenute nel decreto legge 2 marzo 2020 n. 9 relative alla sospensione dei termini per gli adempimenti e i versamenti contributivi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.
La sospensione dei termini riguarda due ambiti:
* I datori di lavoro privati, i lavoratori autonomi, i committenti e liberi professionisti iscritti alla Gestione separata nei comuni individuati all’allegato 1 del DPCM 1marzo 2020:
– nella regione Lombardia: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini.
– nella regione Veneto: Vò
Gli adempimenti e versamenti sospesi sono quelli relativi alle scadenze che vanno dal 23 febbraio 2020 al 30 aprile 2020 e saranno effettuati dal 1 maggio 2020, anche mediante la rateizzazione in 5 rate mensili senza sanzioni e interessi.
* Le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e tour operator su tutto il territorio nazionale, in qualità di datori di lavoro privati, lavoratori autonomi (commercianti), committenti iscritti alla Gestione separata.
I contributi previdenziali e assistenziali sospesi sono quelli con scadenza nel periodo dal 2 marzo 2020 al 30 aprile 2020. Gli adempimenti e versamenti sospesi saranno effettuati senza sanzioni e interessi in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020.
La circolare n. 37/2020 dà anche attuazione alla sospensione dei termini di versamento derivanti da cartelle di pagamento in scadenza tra il 21 febbraio 2020 e il 30 aprile 2020 emesse dagli Agenti della riscossione e avviso di addebito informati e alla sospensione dei termini previsti dall’art. 10 comma 4 del decreto legge n. 9/2020 nei comuni sopra richiamati.
Inoltre, vengono richiamate le disposizioni previste dall’art. 19 del decreto legge n. 9/2020 per i dipendenti pubblici in tema di sorveglianza attiva, permanenza domiciliare fiduciaria e altri motivi di assenza dal servizio a ragione dell’emergenza coronavirus