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Appalti. Sbarra al Convegno di Filca e Fp Cisl: “Accelerare la realizzazione delle opere pubbliche ma senza deregolamentare”

Pubblicato il 21 Set, 2022

  “Sbloccare le opere pubbliche, elevare efficienza e qualità dei servizi pubblici, rilanciare la manutenzione dei nostri territori e delle arterie infrastrutturali esistenti, potenziare le connessioni fisiche, digitali e sociali significa dare una prospettiva all’Italia e generare lavoro di qualità per centinaia di migliaia di persone”. Lo ha detto oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Roma a margine del convegno di Filca Cisl e Fp Cisl su tutela, qualità del lavoro ed il nuovo codice dei contratti pubblici. “Abbiamo un problema che si impone su tutti: lo sblocco di progetti già approvati, e l’effettivo avvio dei cantieri. E l’inerzia non si misura solo in crescita negata ma anche, purtroppo, in vite umane. Basta pensare a quello che è accaduto qualche giorno fa con l’alluvione delle Marche che è stata l’ennesima cartina di tornasole dei ritardi e delle omissioni nella costruzione di importanti opere pubbliche nel nostro Paese, con cantieri fermi da 40 anni, bloccati da burocrazie ottuse, frammentazione decisionale, pseudo-ambientalismi ideologici, interessi criminali. Quanti caduti dovremo ancora contare prima di sbloccare le opere pubbliche e mettere in sicurezza i nostri territori?” ha sottolineato Sbarra. “È positivo il fatto che nella legge delega in materia di appalti pubblici venga reintrodotta l’obbligatorietà della clausola sociale– ha aggiunto il leader Cisl. “È una norma voluta dalla Cisl che tutela lavoratrici e lavoratori, proteggendoli in particolare nei cambi di appalto. Bisogna proseguire su questa strada, superando anche due gravi storture come quella del massimo ribasso e quella dell’aumento ormai esponenziale degli affidamenti diretti senza gara. Bisogna accelerare la realizzazione delle opere pubbliche ma senza deregolamentare. Abbiamo il dovere di contrastare la frammentazione dei centri di spesa, in cui spesso insistono poteri opachi e intermediazioni parassitarie. Dobbiamo ridurre le stazioni appaltanti e rafforzare organici realizzando piani di reclutamento e stabilizzazione del precariato. Occorre anche superare i tagli lineari e dei processi di esternalizzazione di attività. E poi bisogna puntare di più sulla contrattazione, sul coinvolgimento attivo dei lavoratori pubblici attraverso un grande investimento sulla formazione e sulle professionalità negli uffici tecnici centrali e periferici”.  

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