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Manifestazione Cgil Cisl Uil Sanità. Sbarra: “Il Governo ripari i danni del passato. Basta tagli di organici e posti letto”

Pubblicato il 29 Ott, 2022

Condividiamo e sosteniamo la mobilitazione delle donne e degli uomini della sanità pubblica e privata. Infermieri , operatori sanitari , medici che negli anni terribili della pandemia hanno  reso un servizio eroico al Paese, con un sacrificio enorme anche in termini di vite umane.  La loro battaglia è la battaglia di tutti perche’ coinvolge il diritto fondamentale e universale alla salute. Un diritto messo a rischio da nuove riduzioni di budget. Da turni massacranti. Da precarietà inaccettabile. Dalla mancanza di investimenti. Non è accettabile”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Piazza del Popolo a margine della manifestazione unitaria dei sindacati sui problemi della sanità “Sanità se non la curi non ti cura’.
“Dopo 20 anni di politiche sanitarie fatte di tagli indiscriminati che portano oggi alla mancanza di 70mila infermieri, 30 mila medici, quasi 100mila posti letto con  la chiusura di centinaia di reparti e di piccoli ospedali.
L’occasione del Pnrr doveva portare a una svolta definitiva. E invece già dal prossimo anno e per quello successivo sono previste nuovi tagli. Chiediamo che queste risorse siano non solo reintegrate, ma ulteriormente incrementate. Bisogna rafforzare con dotazioni finanziarie il Fondo Sanitario Nazionale; sbloccare le assunzioni e le stabilizzazioni del precariato; garantire le risorse necessarie al rinnovo contrattuale e allargare gli spazi della contrattazione decentrata; spezzare le disuguaglianze che separano Nord e Sud; rilanciare la medicina territoriale, i servizi socio sanitari, oltre al sistema ospedaliero.
E poi sarebbe anche il caso di riconsiderare il caparbio rifiuto delle risorse messe a disposizione dal MES sanitario. Parliamo di 36 miliardi offerti a tasso agevolato, esattamente come le risorse del Recovery Fund.
Chiediamo al nuovo Governo, al Ministro Schillaci e alla Premier Meloni di riparare i danni del passato , di dare protagonismo alle lavoratrici e ai lavoratori e rispondere a questa Piazza con misure e risorse capaci di rendere davvero universale il diritto alla contrattazione, alla valorizzazione del lavoro sanitario  pubblico e privato  , assicurando le giuste tutele per la salute delle persone ed i più elementari diritti di cittadinanza”.

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