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P.A. Furlan: “Positivo il rinnovo dei contratto dei dirigenti delle funzioni centrali. Ma ora rinnovare i contratti per tutti i lavoratori pubblici”

Pubblicato il 9 Mar, 2020
Roma, 9 marzo 2020 – “E’ un fatto positivo il rinnovo del contratto dei dirigenti delle funzioni centrali della pubblica amministrazioni. Un risultato importante che premia la costanza e l’impegno delle parti impegnate nel negoziato da quasi un anno”. E’ quanto sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando il contratto sottoscritto oggi in via definitiva relativo all’area delle Funzioni Centrali (che raggruppa i dirigenti ed i professionisti dei Ministeri, degli Enti pubblici non economici, delle Agenzie fiscali, ma anche dell’Avvocatura dello Stato, dell’ENAC, del CNEL etc), a seguito dell’avvenuta positiva certificazione da parte dei Ministeri vigilanti e della Corte dei Conti.
Il contratto riguarda circa 6.700 dirigenti e professionisti e porta a regime un aumento medio lordo di 260 euro, diversificati in relazione ai livelli di responsabilità e agli obiettivi di risultato conseguiti. “Si tratta – ricorda la Furlan – di dirigenti che assumono giornalmente gravosi compiti di coordinamento in un quadro sempre più povero di risorse umane e con necessità di raggiungere risultati quali -quantitativi sempre più impegnativi”. Il CCNL sottoscritto oggi segue la stipula in ipotesi dello scorso mese di Ottobre, e rappresenta il penultimo contratto della tornata 2016/2018. Anche in questo caso si arriva dopo un blocco di oltre10 anni. E’ atteso oggi, per concludere l’intera tornata il contratto dell’area delle Funzioni Locali. “Per la Cisl è quanto mai necessario oggi, anche alla luce dell’attuale risultato, rimuovere gli ostacoli ancora presenti per l’apertura dei prossimi tavoli negoziali per rinnovare i contratti di tutti i  lavoratori pubblici,  stanziando le risorse utili per dar corso alla trattativa del triennio 2019/2021 indispensabile anche a rafforzare l’efficienza dell’azione amministrativa a sostegno della ripresa economica del Paese” conclude la Furlan. 

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