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Pensioni: il 2 Aprile manifestazioni Cgil, Cisl, Uil “per cambiare la legge Fornero”

http://www.youtube.com/watch?v=Nuz9rR79_B8Roma 30 marzo 2016- “Bisogna intervenire per salvaguardare il potere d’acquisto delle pensioni. E’ un dato davvero preoccupante infatti che il 64, 3 per cento degli assegni pensionistici sia inferiore nel nostro paese a 750 euro. Una percentuale che addirittura arriva per le donne al 78,2 per cento. Si dimostra che le continue manomissioni del meccanismo di perequazione operate dai Governi che si sono succeduti negli anni non hanno rispettato i diritti dei pensionati, considerando la rivalutazione come se fosse un privilegio e non una giusta difesa del potere d’acquisto”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan commentando i dati dell’Osservatorio Statistico dell’Inps “che dimostrano – osserva – come troppo spesso nel nostro Paese, anche dopo una vita di lavoro, non si sia’ fuori dal rischio poverta’. Abbiamo tre grosse questioni” ricorda la leader della Cisl: come creiamo un sistema di flessibilita’ in uscita, come creiamo spazio per i giovani e come creiamo condizioni serenita’ e di dignita’ per i nostri anziani”.

“Sabato saremo nelle piazze italiane per sollecitare l’apertura di un tavolo serio di confronto con il Governo sui necessari cambiamenti da introdurre alla legge Fornero, la più iniqua e dura normativa d’Europa. Non solo bisogna inserire criteri di flessibilità in uscita e riconoscere la diversità dei lavori, ma occorre prevedere meccanismi più idonei a salvaguardare il valore degli assegni pensionistici e ritornare alla normativa sulla rivalutazione annuale in vigore prima del blocco imposto dalla legge Monti –Fornero. Dobbiamo trovare un sistema per tutelare le pensioni in essere e assicurare un trattamento adeguato e dignitoso anche per i giovani, a chi ha svolto lavori saltuari, discontinui e con retribuzioni basse.

Sulle pensioni italiane grava, inoltre, come un macigno una tassazione doppia rispetto alla media europea e per questo è necessaria una diversa politica fiscale che sostenga i redditi dei pensionati anche realizzando la completa equiparazione della “no tax area” dei pensionati al livello di quella dei lavoratori dipendenti”.

E sabato 2 aprile, come detto dalla Segretaria generale della Cisl, mobilitazione nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil all’insegna dello slogan “Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani’. In programma numerose iniziative e manifestazioni unitarie che si svolgeranno a livello territoriale in tutto il Paese. I segretari generali delle tre confederazioni sindacali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, saranno presenti rispettivamente a Venezia, in Campo Santa Margherita, a Roma, in Piazza SS. Apostoli e a Napoli, in Piazza Giacomo Matteotti. I comizi finali saranno preceduti da cortei che attraverseranno le città.

A Venezia, il corteo, cui parteciperà il Segretario Confederale della Cisl, Gigi Petteni, partirà alle ore 9.00 dalla stazione ferroviaria Santa Lucia, attraverserà le vie della città per concludersi in Campo Santa Margherita alle ore 10.00. A seguire gli interventi dal palco. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, prenderà la parola per il comizio conclusivo alle ore 11.00.

A Roma, il concentramento dei manifestanti è previsto in piazza dell’Esquilino dalle 8.30. Alle ore 9.30 partirà il corteo che percorrerà: via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via Cesare Battisti e arriverà, intorno alle 11.00, in piazza SS. Apostoli. La Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, con i Segretari confederali della Cisl, Giovanna Ventura, Giuseppe Farina, Piero Ragazzini, Luigi Sbarra, sarà presente dalle ore 9,30 al corteo che da Piazza dell’Esquilino percorrerà: via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via Cesare Battisti fino a piazza SS. Apostoli dove intorno alle 12,00 concluderà gli interventi dal palco..

A Napoli, il concentramento è fissato alle ore 9.30 in piazza Dante Alighieri. I manifestanti sfileranno per le vie del capoluogo campano per giungere in piazza Giacomo Matteotti intorno alle ore 11.00. A Napoli, dove il concentramento è fissato alle ore 9.30 in piazza Dante Alighieri e giungerà in piazza Giacomo Matteotti intorno alle ore 11.00, sarà presente per la Cisl, il Segretario confederale Maurizio Petriccioli. Al segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, saranno affidate le conclusioni.

Prosegue così la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per la vertenza sulle pensioni dopo gli attivi interregionali dei quadri e delegati del 17 dicembre scorso. Con le iniziative di sabato 2 aprile i sindacati rilanceranno la piattaforma unitaria con la quale si chiede di cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani, tutelare le pensioni in essere, rafforzare la previdenza complementare Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre pensioni dignitose per i giovani, per i lavoratori precari e discontinui, accesso flessibile al pensionamento, il riconoscimento del lavoro di cura e la diversità dei lavori.

L’iniziativa era stata annunciata in una circolare unitaria inviata a tutte le strutture: “Il Governo non ha inteso finora aprire un confronto sul tema pensioni. In assenza di qualunque confronto sul tema i sindacati ritengono necessario rilanciare l’iniziativa di mobilitazione, con manifestazioni territoriali da tenersi il 2 aprile prossimo. Anzi, ad aggravare il quadro, è partito un attacco anche alle pensioni di reversibilità e prosegue una discussione che, in assenza di una proposta governativa, continua ad aver al centro l’obiettivo di scaricare il costo di qualunque modifica per intero sui lavoratori. Ciò nel mentre i problemi diventano sempre più acuti sia sul versante dell’occupazione giovanile che su quello della condizione di lavoro di chi svolge occupazioni pesanti e faticose, di chi è precoce, di chi il lavoro lo perde e rimane privo di reddito”. I Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil avevano aggiunto che “la piattaforma unitaria chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla manovra Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata a 41 anni di contributi senza aggancio automatico all’attesa di vita”. “Negli attivi del 17 dicembre che hanno visto la straordinaria mobilitazione di migliaia di delegati a Torino, Firenze e Bari- concludevano Camusso, Furlan e Barbagallo- abbiamo assunto l’impegno dell’apertura di una vera e propria vertenza che costruisca le condizioni per raggiungere i risultati che auspichiamo. Oggi, in assenza di qualunque confronto, riteniamo necessario rilanciare l’iniziativa di mobilitazione, con manifestazioni territoriali da tenersi il 2 aprile prossimo. Vi chiediamo pertanto il massimo impegno per costruire una giornata di lotta con manifestazioni territoriali che diano visibilità alla vertenza in tutto il Paese”.

 

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