Giovani e lavoro, questione femminile, riforma sanitaria, Europa, globalizzazione, partecipazione, relazioni industriali ed il nuovo progetto organizzativo della Ust alcuni dei temi al centro della due giorni Congressuale che si è conclusa  presso il Centro Congressi Fiera di Montichiari, in provincia di Brescia, con la riconferma di Francesco Diomaiuta alla guida dell’organizzazione.

L’asse portante della due giorni congressuale è stato il dibattito che ha preso spunto dalla relazione del Segretario generale, arricchito da tre specifici approfondimenti cui sono intervenuti numerosi personaggi dell’economia, della politica e delle isittuzioni: una tavola rotonda sull’economia ed il lavoro nel bresciano; la presentazione dei report delle tre commissioni intercategoriali su welfare, industria e organizzazione; il dialogo sulle sfide di un’idea nuova di Europa a 60 anni dal Trattato di Roma.

Un intervento ricco di spunti per i lavori congressuali quello del leader della Ust di via Altipiani d’Asiago, Francesco Diomaiuta. “Basta parlare, bisogna agire” ha ha detto partendo da una riflessione sui temi più prettamente legati al territorio ed al ruolo del sindacato nel rapporto con quella realtà. Ampio spazio quindi a molte delle priorità su cui l’organizzazione dovrà impegnarsi “per essere il luogo dell’incontro tra mondo del lavoro,giovani, politiche contrattuali ed il contesto territoriale”.

“Il futuro che ci aspetta passa per una riscoperta ed un ridisegno del ruolo e degli obbiettivi del fare sindacato” ha detto Diomaiuta. “Anche la Cisl bresciana – ha aggiunto – ha quindi bisogno di rileggersi e di riprogrammarsi sperimentando modalità nuove: un’organizzazione di tipo dipartimentale che diventi anche palestra per far crescere nuovi dirigenti per il cambio generazionale che dobbiamo preparare e favorire”. Un’organizzazione che sia promotrice di una “rete territoriale” che riporti “la comunità bresciana a porre al centro degli interessi collettivi l’interesse di tutti, ed il lavoro”. Impegno che si è concretizzato in un “documento in cui il sindacato ha posto questioni e osservazioni di merito su snodi territoriali come la Fiera di Brescia, l’aeroporto di Montichiari ed il piano del trasporto pubblico locale.

Alla luce dei dati sul mercato del lavoro bresciano, dove la produzione industriale è cresciuta del 3,2% ma il tasso di disoccupazione è ancora sopra l’8%, Diomaiuta ha poi sollecitato un nuovo corso delle relazioni industriali, “per una maggiore coesione del sociale, per una assunzione di responsabilità della politica, e per uno sforzo unitario del sindacato. Dobbiamo tornare al territorio  – ha detto – come luogo di lavoro ma anche luogo di cittadinanza in cui si sviluppa e cresce l’essere comunità”. Ed è quel senso di comunità che “occorre recuperare” per costruire “un sistema di welfare che venga incontro, aiuti e rafforzi le sue coperture nei momenti difficili, quando il bisogno si manifesta. Ma perché ciò si realizzi – avverte –  Brescia ha bisogno di tornare a crescere” perché solo dalla ripresa – fa notare Diomaiuta – possono infatti arrivare le risorse necessarie ad affrontare il grave capitolo delle disuguaglianze sociali che in questi anni di crisi si sono pericolosamente allargate”.
Ad affiancare Francesco Diomaiuta nella segreteria  confermati Alberto Pluda e Laura Valgiovio.

Per un resoconto completo dei lavori congressuali visita il sito della Cisl di Brescia

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