E le parole chiave che ricorrono in tutta la stagione congressuale, quali la persona, il lavoro ed il territorio, anche in questa occasione hanno fatto da sfondo alle numerose questioni affrontate negli interventi che hanno animato il dibattito, a partire dall’intervento del Segretario generale.

Molteplici le questioni evidenziate da Coppotelli. Partendo dai temi nazionali, dalla situazione economica del paese, ma anche dallo scenario dell’economia internazionale ed europea, compreso il tema dell’immigrazione, per passare poi alle questioni più prettamente legate ad “una provincia –  ha ricordato –  che, per le ore di Cassa Integrazione, è tra le prime 10  in Italia”. Il Segretario generale ha quindi delineato quelli che saranno i nodi su cui verterà l’impegno del nuovo gruppo dirigente in un territorio messo in ginocchio dalla crisi e il cui alto tasso di disoccupazione, grazie agli accordi soprattutto con Fca, si è già ridotto di un 5,4% e che, con  le nuove assunzioni (che diventeranno 1.800 entro il prossimo anno) tenderà a scendere fino a ridursi intorno al 23 %.  Accordi  importanti che hanno portato a risultati visibili dunque non solo in Fca ma anche nella sanità, negli appalti, sugli ammortizzatori sociali e contro la povertà e le disuguaglianze. 

Ed è partendo da questo scenario che il leader della Cisl di Frosinone ha tracciato le linee di quello che sarà l’impegno di un sindacato “moderno”, proiettato nel futuro e che sia all’altezza delle nuove sfide. “Siamo chiamati a decidere quello che sarà il nostro ruolo per il futuro, in particolare come governare il cambiamento, attraverso la contrattazione” ma anche attraverso “la straordinaria innovazione creativa delle figure professionali”. Coppotelli si è soffermato sulla necessità di “digitalizzare in rete parte della tutela sindacale”; su “quale linguaggio adottare per parlare ai lavoratori nell’era della Innovation Comunication” “su quale modello sociale scommettere e quale sviluppo realizzare”.
A partire dalla rivoluzione dell’industria 4.0 come occasione di sviluppo nel territorio: “Con Industria 4.0  – ha proseguito Coppotelli – si aprirà un orizzonte di sviluppo (soprattutto in un territorio fortemente manifatturiero come quello della Provincia di Frosinone) che può e deve coinvolgere ex ante i lavoratori nella progettazione, nella gestione dell’innovazione e nella formazione”.

Oltre agli interventi di esponenti delle isituzioni locali, del mondo della cultura e di quello imprenditoriale, all’assise sono intervenuti anche il Segretario Regionale Cisl, Andrea Cuccello e la Segretaria confederale nazionale Cisl Giovanna Ventura che ha concluso i lavori. Proprio Ventura, tra i diversi punti toccati nel suo intervento, si è riallacciata all’impatto che la nuova rivoluzione industriale avrà sul mercato del lavoro e sull’importanza che “la formazione sia lo strumento chiave per creare le nuove competenze e specializzazioni richieste dal mercato del lavoro e che sono acquisibili con la formazione continua. È importante che questo strumento sia già stato inserito nei contratti che le federazioni hanno sottoscritto nell’ultimo anno ma dobbiamo attuare più strumenti all’interno di un percorso che parta dalla stessa alternanza scuola lavoro in modo da rispondere alle esigenze specifiche a livello locale con gli accordi territoriali”. La Cisl chiede una vera e propria filiera della formazione e dell’aggiornamento continuo che accompagni e sostenga le competenze professionali dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi con partita Iva che, questi ultimi, “dovrebbero usufruire della deducibilità delle spese” sostenute per la formazione. “Anche il tirocinio deve diventare strumento formativo e di inserimento lavorativo con il giusto riconoscimento economico – ha aggiunto Ventura – perché, al momento, ancora a tanti giovani laureati in tirocinio si danno appena 400 euro al mese”.

Ad affiancare Enrico Coppotelli nella segreteria Enrico Capuano ed Alessandra Romano.
 

Per un resoconto completo dei lavori congressuali visita il sito della Cisl di Frosinone

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