Oltre un centinaio gli invitati che hanno preso parte all’assise, 329 i delegati, in rappresentanza dei 261mila iscritti, provenienti dalle 4 Cisl territoriali (Torino-Canavese, Piemonte Orientale, Alessandria-Asti e Cuneo) e dalle 18 federazioni regionali di categoria. Tra i partecipanti anche la Segretaria organizzativa Cisl, Giovanna Ventura e nella seconda giornata dei lavori la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan che,  intervenuta sui temi al centro del dibattito ha tenuto a ribadire come lavoro e persona abbiano la stessa identità. Come la persona sia protagonista del lavoro. “Sono qui a Torino – ha detto la leader della Cisl – con tante amiche ed amici, in una realtà importante del nostro paese. Ho trovato un Piemonte che è una cartina tornasole di una crisi che ha vissuto e che continua a vivere il Paese, nonostante qualche segnale di ripresa ci sia. Ovviamente i segnali, anche se positivi, sono ancora troppo deboli, non sono strutturali e quindi gli investimenti in infrastrutture, innovazione e ricerca, formazione, in Piemonte come in tutto il paese, sono l’elemento centrale e vero per uscire finalmente in modo consolidato dalla crisi”.

“Puntiamo alla piena e rapida realizzazione del ‘Patto per lo sviluppo del Piemonte’, ancora in attesa di una parte consistente di finanziamenti pubblici e comunitari, – ha detto dalla sua il segretario generale Alessio Ferraris – per rilanciare l’economia regionale, anche attraverso il completamento del sistema infrastrutturale che può essere elemento attrattivo per rivitalizzare il triangolo industriale To-Mi-Ge. È infatti la parziale perdita della capacità industriale piemontese che ha prodotto disoccupazione anche in settori apparentemente non collegati alla manifattura”.  Quanto alla mission del sindacato “siamo portatori – ha detto – di una cultura positiva, che parla di inclusione, di solidarietà e di diritti. La Cisl non ha mai avuto paura di dire la verità e di difendere le proprie idee, a testa alta, perché è autonoma e libera. Per i milioni di persone che si identificano nei nostri valori rappresentiamo una speranza, così come i nostri soci sono per noi la forza che ci sostiene e il motivo del nostro impegno. Lo sforzo di questi anni, prodotto dalle Cisl territoriali, nasce dalla decisione assunta dal precedente congresso piemontese, che ha discusso e deliberato il rilancio politico e strategico delle zone sindacali territoriali, che possono rappresentare la sintesi tra le comunità e i luoghi di lavoro”. 

 Per un resoconto più approfondito consulta anche il sito della Cisl Piemonte

Allegati a questo articolo

Condividi