Lecce, 07 agosto 2018. I gravissimi incidenti occorsi nei giorni scorsi nel foggiano hanno riacceso i riflettori sulla questione caporalato e sulle condizioni di degrado in cui versano centinaia di lavoratori impiegati in agricoltura, principalmente migranti, vittime di caporali e assoggettati a logiche di produzione disumane. È servito un nuovo drammatico evento per tornare a chiedersi se e quanto nel nostro Paese si stia operando per la piena applicazione della legge 199, non solo per quanto attiene gli aspetti repressivi, ma anche per tutto quanto concerne la prevenzione, la qualità del lavoro, l’accoglienza. Gli eventi denunciano il permanere di condizioni drammatiche e degradanti di lavoro, trasporto pubblico inesistente e mobilità dei lavoratori consegnata in mano ai caporali. Nella nostra provincia diversi passi in avanti sono stati compiuti sul versante della prevenzione, della cura e dell’ospitalità grazie alla condivisione di obiettivi ed impegni assunti al tavolo interistituzionale messo in campo dalla Prefettura. Un percorso che ha preso avvio la primavera scorsa , riconfermando alcune buone prassi e configurando nuovi percorsi utili a soddisfare i bisogni prioritari, generando rete tra i vari soggetti in campo. Non a tutti gli impegni formalmente assunti si è però dato corso. A partire dalla predisposizione di un servizio mensa o, almeno, come proposto dalla locale Caritas, di fornelli da campo utili a garantire la preparazione del pasto all’interno del campo. Così come pure irrisolto resta tutto quanto attiene il trasporto, anche a causa della parziale mappatura degli agri coltivati da parte delle parti datoriali. Un servizio da sempre da noi reputato strategico; per porre un argine alle pratiche di caporalato e per garantire i livelli di sicurezza ai lavoratori che, come le recenti tragedie hanno dimostrato, sono spesso considerati merce di poco pregio, trasportata in condizioni disumane ed in mezzi privi delle principali misure di sicurezza. L’incontro  del tavolo interistituzionale convocato per la giornata di domani dal Prefetto deve  servire a fare sintesi di tutto quanto rimasto irrisolto, configurando possibili soluzioni ed un cronoprogramma che possa dare risposte a breve, anzi a brevissimo, considerati i tempi della raccolta che volgono anche per quest’anno al termine. Resta infine da affrontare  in modo compiuto tutto quanto attiene l’ intermediazione al lavoro  che dovrebbe essere oggetto di un apposito tavolo di lavoro di cui da tempo si è richiesta la riconvocazione. Il tema della intermediazione al lavoro e della costruzione di una salda rete del lavoro agricolo di qualità resta il vero grande tema, l’ unico che possa porre argine alle pratiche di intercettazione ed abuso della manodopera. Su questo tema occorrerà costruire sensibilità e percorsi condivisi utili a portare a compimento il prezioso lavoro svolto in rete da tutti i soggetti al tavolo, evitando di disperdere una significativa esperienza. La CISL di Lecce parteciperà alla manifestazione regionale di domani, testimoniando il cordoglio per queste vittime del lavoro.  Contro il silenzio e l’ indifferenza che spesso rendono tutta questa umanità invisibile.

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