Alla presenza di 133 delegati in rappresentanza di quasi 35 mila iscritti nella sua relazione il Segretario generale Gavino Carta ha focalizzato prevalentemente la sua attenzione sui problemi che attanagliano il territorio sassarese affermando che: “Il sistema istituzionale dell’isola è bloccato. Tutte le emergenze del Sassarese e hanno valenza regionale e nazionale”. Il segretario ha parlato inoltre di trasporti, cominciando da quello aereo e denunciando che: “La risultante dell’azione della Giunta è stata la messa in concorrenza di 3 aeroporti in Sardegna, piuttosto che agire sull’unificazione delle attuali società di gestione e creare un unico hub per i voli nazionali e low cost, valorizzando alcuni asset di maintenance al servizio dei 3 aeroporti”. Gavino Carta, inoltre, sempre in rapporto alle istituzioni regionali, esprime un giudizio negativo sull’operato politico anche sulla chimica e la gestione dei rifiuti. La Cisl regionale propone una: “rivoluzione “istituzionale, un rilancio del metodo della programmazione insieme ai territori per individuare le linee prioritarie di sviluppo dell’isola. “La programmazione – continua Carta – parte dal basso, dai territori, dai comuni, dalle periferie, col coinvolgimento di tutti gli attori sociali, a ogni livello, per scrivere le linee del nuovo sviluppo della Sardegna”. “ La ‘Rinascita’ passa attraverso la valorizzazione delle risorse locali, l’ambiente, i beni culturali, l’industria e forte contenuto tecnologico in connessione con la green economy”. Conclude il segretario Gavino Carta. Presente ai lavori anche il Segretario confederale, Gigi Petteni, che ha centrato il suo intervento sul significato e il valore del lavoro per la persona affermando, tra l’altro, che: “In questa stagione congressuale vogliamo fare una riflessione forte. Cosa è il lavoro per le persone? Noi vogliamo partire dalla persona quando parliamo del lavoro”. Petteni nel suo ragionamento spiega che non si può non mettere l’individuo al centro e che il lavoro non è soltanto fonte di reddito, ma anche: “Un elemento di cittadinanza, di realizzazione, di relazione delle persone”. La battaglia è culturale – dice Petteni – e: “Quando in questo Paese si parla come al ‘bar sport’ del reddito di cittadinanza, vuol dire che si ha un altro modello di società dove non si intende aiutare gli ultimi. E’ un modello di società che accetta che qualcuno stia benissimo, che qualcun altro stia nel gioco e a chi è fuori dal gioco, gli diamo qualcosa – prosegue e conclude Gigi Petteni – No! Questo non è il modello di società che ha la Cisl. In questa stagione vogliamo incarnare e praticare un’idea e un modello di società partendo dalla persona e dal lavoro”.

Per un resoconto completo consulta anche il sito web della Cisl Sardegna e quello della Cisl Sassari

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