La Cisl si avvia ad un cambiamento “epocale”, perché – come sintetizza il Segretario generale Giovanni Fania – “il cambiamento non deve superarci, ma va anticipato, per essere più forti, aperti ai giovani, più organizzati anche per meglio rispondere alle necessità del territorio”. Un territorio con tante luci, ma anche tante ombre – spiega il Segretario uscente dell’Ust, Umberto Brusciano. Un territorio ricco di potenzialità, ma con diverse questioni irrisolte, crisi aperte ed il rischio incombente delle desertificazione industriale. “Negli ultimi lunghi anni le nostre province di Gorizia e Trieste hanno espresso i dati più alti a livello regionale di disoccupazione, ore di cassa integrazione utilizzate e, di conseguenza, mobilità e perdita del posto di lavoro. Situazione aggravata anche dalle ultime crisi in atto, a partire da quella, che si profila durissima per i suoi 70 dipendenti, che in queste settimane sta coinvolgendo Sertubi, oltre alle questioni ancora irrisolte come, ad esempio, quelle legate ai Consorzi industriali di Monfalcone e Gorizia e all’Ezit”.

 

Per un resoconto completo dei lavori congressuali vista la pagina della Cisl Friuli Venezia Giulia 

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