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Scheda 7 Trattamenti PensionisticiRoma, 28 ottobre 2016. Rivalutazione delle pensioni, settima ed ultima scheda della Campagna informativa accordo governo-sindacati siglato il 28 settembre 2016 sulle Pensioni. 

 

 

 

Trattamenti pensionistici: rivalutazioni

Cos’è:

Il Governo s’impegna a confermare dal 2019 il ritorno al meccanismo previsto dalla Legge 388/2000 (la perequazione avviene per scaglioni, dunque, è più vantaggiosa) e a valutare l’utilizzo di un diverso indice per la rivalutazione delle pensioni, che tenga maggiormente conto delle specifiche caratteristiche di consumo dei pensionati. Inoltre il Governo s’impegna a recuperare parte della mancata indicizzazione delle pensioni (dopo la sentenza della Corte Costituzionale 70/2015) per effetto del blocco della perequazione effettuato con la Legge Fornero.

Chi riguarda:

Tutti i pensionati

Vantaggi:

Protegge il potere d’acquisto del trattamento previdenziale pensionistico, aumentando il benessere complessivo


14mensilitRoma, 26 ottobre 2016. Tutela delle pensioni in essere è il titolo della sesta di 7 schede di approfondimento pubblicate dalla Cisl per la Campagna informativa sull’accordo governo-sindacati siglato il 28 settembre 2016.

Tutela delle pensioni in essere
 
Cos’è:

Si prevede l’aumento della somma aggiuntiva (la cosiddetta quattordicesima mensilità introdotta dalla legge 127/2007) per coloro che attualmente ne hanno diritto (vale a dire coloro che hanno un reddito personale annuo lordo non superiore 9.786,85 € nel 2016) e che è ferma agli importi stabiliti nel 2007. Inoltre viene sancita l’estensione della platea dei beneficiari per i pensionati con un reddito annuo lordo compreso fino a 2 volte il trattamento minimo INPS annuo (circa 13.049 euro nel 2016), tramite l’erogazione di somme crescenti al crescere dell’anzianità contributiva.

14mensilita tabella

Chi riguarda:

Riguarda pensionati con un reddito compreso fino a due volte il trattamento minimo Inps annuo, cioè circa 1.000 € lordi mensili.

Vantaggi:

Tutela dei pensionati con reddito pensionistico basso, in base all’anzianità contributiva


NoTaxAreaRoma, 21 ottobre 2016. Equiparazione della no-tax area, il tema al centro della quinta delle 7 schede esplicative presentata oggi dalla Cisl nell’ambito della Campagna informativa sull’accordo governo-sindacati siglato il 28 settembre 2016.

 
 
 
 
 
Equiparazione della No Tax area  
 
Cos’è:
E’ il superamento della disparità tra pensionati e lavoratori dipendenti, che verranno equiparati. Completa il percorso avviato con la scorsa legge di stabilità. 
 
Chi riguarda:
Tutti i pensionati, con l’aumento della detrazioni d’imposta, al fine di uniformare la loro No Tax area al livello di quella dei lavoratori dipendenti (fissata a 8.125 euro). Apporta vantaggi decrescenti al crescere del reddito per i pensionati con redditi bassi e medio bassi.
 
 
Vantaggi:
Maggiore equità fiscale 

 


Lavoriusuranti17 Ottobre 2016 – Le condizioni di accesso per attività usuranti, il tema della quarta delle 7 schede esplicative previste dalla Campagna informativa della Cisl sull’accordo governo-sindacati siglato il 28  settembre.2016. Questa volta si fa il punto sulla nuova normativa volta a migliorare le condizioni di accesso al pensionamento per chi svolge queste attività.

Lavori usuranti

Cos’è:

La nuova normativa permette il miglioramento delle condizioni di accesso al pensionamento per chi svolge attività considerate usuranti secondo l’attuale normativa (D.Lgs 67/2011).

Con l’accordo stipulato con il Governo si stabilisce infatti l’eliminazione dell’aggancio dei requisiti pensionistici di questi lavoratori alla aspettativa di vita e l’eliminazione delle cosiddette “finestre” per la decorrenza del trattamento, anticipando, quindi, il pensionamento di questi lavoratori.
Inoltre sono previste facilitazioni per l’individuazione dei parametri soggettivi che danno diritto al requisito e semplificazioni amministrative per provare il lavoro usurante.

Chi riguarda:

a. lavoratori impegnati nelle seguenti mansioni particolarmente usuranti:

  •  “Lavori in galleria, cava o miniera”: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
  •  “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  •  “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
  •  “lavori in cassoni ad aria compressa”;
  •  “lavori svolti dai palombari”;
  •  “lavori ad alte temperature”: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non      comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
  • “lavorazione del vetro cavo”: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  •  “lavori espletati in spazi ristretti”, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuamente all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  •  “lavori di asportazione dell’amianto”: mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità.

b. lavoratori notturni che possano far valere una determinata permanenza nel lavoro notturno, con le seguenti modalità:

c.

  • lavoratori a turni, che prestano la loro attività di notte per almeno 6 ore, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per un numero minimo di giorni lavorativi annui non inferiore a 78 per coloro    che perfezionano i requisiti per l’accesso anticipato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 ed il 30 giugno 2009, e non inferiore a 64, per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009;
  •  lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo

d.

  • lavoratori addetti alla c.d. “linea catena”, ovvero i lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro gestita dall’Inail, impegnati all’interno di un processo produttivo in serie, con ritmo determinato da misurazione di tempi, sequenze di postazioni, ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione e al controllo di qualità;conducenti di veicoli pesanti, di capienza complessiva non inferiore ai nove posti compreso il conducente, adibiti a servizi pubblici di trasporto.

Vantaggi:

Viene eliminato il differimento della decorrenza della pensione cancellando le finestre di 12 o 18 mesi e si stabilisce di non applicare, dal 2019, l’incremento dei requisiti per effetto dell’andamento dell’aspettativa di vita. Inoltre, si introducono altre modifiche alla normativa che dovrebbero rendere più agevole le condizioni di accesso a questa tipologia di pensionamento. Dal 2017 sarà quindi possibile accedere al pensionamento, con la “quota” derivante dalla somma dell’anzianità contributiva e dell’età anagrafica già prevista per le diverse tipologie del lavoro usurante, avendo svolto l’attività usurante per metà della vita lavorativa oppure, in alternativa, avendo svolto questa attività per 7 anni negli ultimi 10 anni (condizione prevista fino ad oggi solo per il periodo transitorio) e senza il vincolo di impiego nell’attività usurante nell’anno di raggiungimento del requisito. Inoltre, verrà valutata la possibilità di prevedere semplificazioni amministrative per quanto riguarda la documentazione probatoria dell’attività usurante.

 

SostegnolavoroprecoceRoma, 13 ottobre 2016. Terzo appuntamento della campagna informativa della Cisl sull’accordo governo-sindacati siglato il 28 settembre 2016.
Dopo aver parlato nei giorni scorsi del cumulo gratuito e l’uscita volontaria dal lavoro (Ape), la scheda attuale riguarda il lavoro precoce. I lettori che desiderano porre quesiti di chiarimento, possono farlo tramite il form Scrivi alla CISL posto nella homepage del sito.

 

Cos’è:

La nuova normativa permette il miglioramento delle condizioni di accesso al pensionamento per chi svolge attività considerate usuranti secondo l’attuale normativa (D.Lgs 67/2011).

Con l’accordo stipulato con il Governo si stabilisce infatti l’eliminazione dell’aggancio dei requisiti pensionistici di questi lavoratori alla aspettativa di vita e l’eliminazione delle cosiddette “finestre” per la decorrenza del trattamento, anticipando, quindi, il pensionamento di questi lavoratori.
Inoltre sono previste facilitazioni per l’individuazione dei parametri soggettivi che danno diritto al requisito e semplificazioni amministrative per provare il lavoro usurante.

Chi riguarda:

a. lavoratori impegnati nelle seguenti mansioni particolarmente usuranti:

  • “Lavori in galleria, cava o miniera”: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
  • “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
  • “lavori in cassoni ad aria compressa”;
  • “lavori svolti dai palombari”;
  • “lavori ad alte temperature”: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
  • “lavorazione del vetro cavo”: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • “lavori espletati in spazi ristretti”, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuamente all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • “lavori di asportazione dell’amianto”: mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità.

b. lavoratori notturni che possano far valere una determinata permanenza nel lavoro notturno, con le seguenti modalità:
c.

  • lavoratori a turni, che prestano la loro attività di notte per almeno 6 ore, comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per un numero minimo di giorni lavorativi annui non inferiore a 78 per coloro che perfezionano i requisiti per l’accesso anticipato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2008 ed il 30 giugno 2009, e non inferiore a 64, per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009;
  • lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo.

d. lavoratori addetti alla c.d. “linea catena”, ovvero i lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro gestita dall’Inail, impegnati all’interno di un processo produttivo in serie, con ritmo determinato da misurazione di tempi, sequenze di postazioni, ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione e al controllo di qualità;conducenti di veicoli pesanti, di capienza complessiva non inferiore ai nove posti compreso il conducente, adibiti a servizi pubblici di trasporto.

Vantaggi:

Viene eliminato il differimento della decorrenza della pensione cancellando le finestre di 12 o 18 mesi e si stabilisce di non applicare, dal 2019, l’incremento dei requisiti per effetto dell’andamento dell’aspettativa di vita. Inoltre, si introducono altre modifiche alla normativa che dovrebbero rendere più agevole le condizioni di accesso a questa tipologia di pensionamento. Dal 2017 sarà quindi possibile accedere al pensionamento, con la “quota” derivante dalla somma dell’anzianità contributiva e dell’età anagrafica già prevista per le diverse tipologie del lavoro usurante, avendo svolto l’attività usurante per metà della vita lavorativa oppure, in alternativa, avendo svolto questa attività per 7 anni negli ultimi 10 anni (condizione prevista fino ad oggi solo per il periodo transitorio) e senza il vincolo di impiego nell’attività usurante nell’anno di raggiungimento del requisito. Inoltre, verrà valutata la possibilità di prevedere semplificazioni amministrative per quanto riguarda la documentazione probatoria dell’attività usurante.

 

Sostegno del lavoro precoce

3.1 Abolizione delle penalizzazioni per il pensionamento anticipato con 42 anni e 10 mesi (uomini) e 41 anni e 10 mesi (donne) di contributi, prima del compimento dei 62 anni di età

Cos’è :
La legge Fornero, nell’introdurre la pensione anticipata con oltre 40 anni di contributi (oggi per gli uomini 42 anni e 10 mesi e per le donne 41 anni e 10 mesi), aveva stabilito che in caso di pensionamento ad età inferiore a 62 anni all’importo dell’assegno pensionistico dovessero essere applicate delle penalizzazioni in relazione all’età mancante ai 62 anni (1% all’anno per i primi 2 anni, 2% all’anno per quelli successivi). Ora, con l’accordo, si stabilisce che le penalizzazioni siano definitivamente eliminate anche per le pensioni anticipate con decorrenza dal 2018 in poi.

Chi riguarda:
I lavoratori e le lavoratrici che accedano al pensionamento anticipato prima dei 62 anni di età, con un’anzianità contributiva maturata di 42 anni e 10 mesi (uomini) o 41 anni e 10 mesi (donne).

3.2 lavoratori precoci in pensione con 41 anni di contributi

Cos’è:
La possibilità di accedere al pensionamento anticipato con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica, per alcune categorie di lavoratori e lavoratrici precoci, in particolare situazione di disagio o bisogno.

Chi riguarda:
riguarda i cosiddetti lavoratori precoci cioè coloro che prima del compimento del 19° anno di età avevano maturato 12 mesi di lavoro effettivo anche non continuativo e risultino disoccupati, senza ammortizzatori sociali o in condizioni di salute che determinano una disabilità o occupati in attività particolarmente gravose e pesanti. 
Le categorie disagiate saranno individuate con un ulteriore confronto tra Governo e Sindacati.

Vantaggi:
In questo modo si eliminano le penalizzazioni previste dalla Legge Fornero per l’accesso alla pensione anticipata con meno di 62 anni e si offre un’opportunità di accesso anticipato alla pensione con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età, ad alcuni lavoratori e lavoratrici precoci, in particolari situazioni di bisogno. 


APE

Roma, 10 ottobre 2016. Continua la campagna informativa della Cisl sull’accordo governo-sindacati siglato il 28 settembre 2016. Venerdì scorso c‘è stato il secondo appuntamento su Labor tv a cui hanno partecipato in studio a parlare dell’accordo e spiegarne i contenuti, Angelo Marinelli, Coordinatore Dipartimento Fisco e Previdenza della Cisl Nazionale e il Segretario Generale della Fnp, Gigi Bonfanti e la Segretaria Nazionale Fnp Cisl Politiche Previdenziali, Patrizia Volponi. Oggi pubblichiamo la seconda scheda delle 7 previste in cui è trattato uno dei punti nodali dell’accordo: l’uscita anticipata volontaria dal lavoro (Ape). Tutti coloro che volessero scriverci per porre domande di chiarimento, possono farlo tramite il form Scrivi alla CISL posto nella homepage del sito

 

Uscita anticipata volontaria dal lavoro

Cos’è:
Si tratta di una forma di flessibilità in uscita. Il lavoratore potrà scegliere volontariamente e individualmente di andare in pensione mediante il ricorso all’ Anticipo Pensionistico, la cosiddetta APE pensionistica.
Tale prestito non si restituirà subito, ma DAL MOMENTO REALE in cui il lavoratore sarebbe andato in pensione se non avesse usufruito dell’Ape, con rate costanti per una durata di 20 anni, comprensive degli interessi bancari passivi alle migliori condizioni di mercato e degli oneri per la polizza assicurativa contro il rischio di premorienza.

 

L’Ape rappresenta un “flusso finanziario ponte”

Cos’è:
L’Ape – Anticipo pensionistico, sperimentale per due anni, permetterà ai lavoratori e alle lavoratrici con età pari o superiore ai 63 anni, che matureranno il requisito di pensionamento di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi di lasciare il lavoro prima, ottenendo un reddito ponte per il periodo che intercorre dall’uscita anticipata fino al pensionamento di vecchiaia. Il “reddito ponte” è finanziato tramite un prestito pensionistico corrisposto da un istituto di credito. Il lavoratore o la lavoratrice interessati scelgono l’istituto di credito e la società assicuratrice fra quelli aderenti ad un’apposita convenzione stipulata con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, nella quale saranno definite le condizioni standard di miglior favore. Il prestito pensionistico è erogabile sulla base dell’importo della pensione netta certificata dall’INPS che si avrà al momento della maturazione dei normali requisiti pensionistici e viene rimborsato attraverso una trattenuta effettuata dall’INPS sulla pensione netta per venti anni, a partire dall’accesso al pensionamento di vecchiaia.
La rata è comprensiva del costo di ammortamento del prestito, degli interessi bancari passivi e degli oneri relativi alla polizza assicurativa per la copertura del rischio di premorienza.

Chi riguarda:
Tutti i lavoratori e le lavoratrici con età pari o superiore ai 63 anni, che matureranno il requisito di pensionamento di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi

 

Ape agevolata

Lo Stato riconosce, ad alcuni soggetti che vivono in condizioni di disagio sociale o economico, un’agevolazione, nella forma di un bonus fiscale o di un trasferimento monetario diretto, a fronte di ogni anno di anticipo pensionistico richiesto, che consente di ridurre gli oneri connessi al prestito ottenuto per l’anticipo pensionistico, garantendo una somma minima di “reddito ponte” interamente a carico dello Stato per un ammontare prefissato, ferma restando la possibilità del lavoratore o della lavoratrice di richiedere una somma maggiore di anticipo pensionistico.

Chi riguarda:
• persone disoccupate che hanno già utilizzato tutti gli ammortizzatori sociali e rimaste sprovviste di reddito;
• persone in condizioni di salute che abbiano determinato una disabilità da individuare dopo un confronto fra Governo e Sindacati.
• lavoratori e lavoratrici che svolgono lavoro di cura e che assistono familiari di primo grado non conviventi con disabilità grave;
• lavoratori e lavoratrici che svolgono attività gravose (rischiose o pesanti), da individuare dopo un confronto fra Governo e Sindacati

 

APE e imprese

L’intesa Governo – sindacati prevede che i costi per il finanziamento dell’anticipo pensionistico possano essere posti a carico delle aziende per i lavoratori e per le lavoratrici coinvolti nei programmi di ristrutturazione o gestione delle crisi aziendali, sulla base di quanto previsto dalla contrattazione collettiva, anche mediante l’eventuale concorso dei fondi bilaterali in essere o appositamente creati.

Chi riguarda:
I lavoratori e le lavoratrici coinvolti nei programmi di ristrutturazione o gestione delle crisi aziendali per i quali gli accordi collettivi abbiano previsto il ricorso all’Ape, con l’intervento del datore di lavoro e/o dei fondi bilaterali di settore per la copertura degli oneri relativi al finanziamento del reddito ponte.

Vantaggi:
Nel caso di decesso (premorienza) del lavoratore che sta usufruendo dell’Ape, il debito restante non ricadrà sugli eredi e non andrà a intaccare la pensione di reversibilità. Il capitale residuo sarà rimborsato dall’Assicurazione o dall’Istituto di credito presso cui è stata stipulata la polizza.
Il reddito ponte è esente da imposte ed è erogato per 12 mensilità.


http://www.youtube.com/watch?v=NLLGZEzRVaY

Roma, 7 Ottobre 2016 – #PENSIONI: GENERAZIONI IN ACCORDO, il secondo appuntamento in diretta streaming su www.labortv.it svoltosi  oggi  sulle novità previste dall’accordo siglato lo scorso 28 Ottobre.  Il Segretario generale della Fnp Cisl, Gigi Bonfanti, la Segretaria Nazionale Fnp Cisl, Politiche Previdenziali, Patrizia Volponi ed Angelo Marinelli Coordinatore Dipartimento Fisco e Previdenza della Cisl Nazionale hanno risposto alle domande, ai dubbi ed ai  quesiti sui temi previdenziali.

“L’accordo è importante per un motivo innanzitutto di natura politica – ha detto il Segretario generale della Fnp, Gigi Bonfanti – perché per la prima volta dopo quindici anni il sindacato riesce a chiudere con il Governo una trattativa su temi così delicati come la riforma pensionistica. Siamo riusciti a fare un accordo che mette insieme i problemi dei pensionati ed i problemi dei giovani che in futuro dovranno andare in pensione. Con questo accordo abbiamo finalmente iniziato a modificare gli effetti negativi della legge Fornero ridando dopo mesi di lavoro ai nostri pensionati la dignità che per troppo tempo è stata loro negata. Naturalmente non ci fermiamo qui: questo è solo il primo passo di un percorso – ha spiegato ancora auspicando che le risorse a disposizione del governo permettano “di portare a compimento anche le altre richieste, come la rivalutazione delle pensioni prevista nella fase due di questo confronto col governo”.

Tra i quesiti inviati nel corso della puntata dagli utenti, primo fra tutti un chiarimento sull’APE. Un acronimo “con il quale stiamo iniziando  a rimediare agli effetti piu’ negativi di una legge che non abbiamo voluto ed abbiamo combattuto: la legge Fornero” ha sottolineato Bonfanti spiegando come aldilà delle battaglie sui principi l’intento del sindacato resti quello di creare per il lavoratore delle opportunità di flessibilità per uscire dal mondo del lavoro.

Alle domande giunte puntuali nel corso del videoforum dagli ascoltatori ha risposto anche Angelo Marinelli, Coordinatore Dipartimento Fisco e Previdenza della Cisl.

Un caso tra tutti quello di un 57enne, con 41 anni di contributi ed un padre convivente non autosufficiente con pensione di accompagnamento e legge 104:

“Importante sapere – ha detto Marinelli – se la persona che ha posto la domanda sta lavorando o è disoccupato. In quest’ultimo caso per poter andare in pensione l’ascoltatore dovrebbe attendere i 63 anni per accedere all’APE. Dalle informazioni che abbiamo, di sicuro in questo caso si rientrerebbe nelle categorie dei lavoratori precoci, in quanto il lavoratore risulterebbe aver iniziato a lavorare prima del compimento del 19esimo anno di età. Ha infatti almeno 12 mesi di lavoro effettivo compiuto prima del compimento dei 19esimo anno. Ma per poter accedere ai beneficio che l’intesa prevede per i lavoratori precoci, dovrebbe trovarsi in una delle categorie previste dall’intesa: essere dunque o un disoccupato che ha completato tutti gli ammortizzatori sociali e quindi che resta senza reddito, o un lavoratore invalido, o comunque in condizioni di salute che determinano una disabilità grave; che svolga lavori particolarmente gravosi, aspetto ancora oggetto di confronto.  Se non sussistono queste condizioni – spiega ancora Marinelli – nel caso in cui lavori, dovrà attendere il compimento dei 42 anni e 10 mesi che gli consentano con l’anzianità contributiva di accedere alla pensione anticipata, oppure potrà utilizzare l’APE agevolata, ma al compimento dei 63 anni di età. 

Acuni dati utili per una migliore comprensione dell’intesa nelle slides di presentazione a cura del Dipartimento Fisco e Previdenza della Cisl.


CumulogratuitoRoma, 5 ottobre 2016. Prosegue la campagna informativa della Cisl sull’accordo governo-sindacati siglato il 28 settembre 2016. dopo la prima diretta di ieri su Labor tv per iniziare ad esporre i punti al centro dell’accordo sulla previdenza e le positive novità per lavoratori, pensionati e giovani, pubblichiamo oggi la prima di 7 schede monografiche su alcuni punti salienti dell’intesa relativa al “Cumulo gratuito”. Con la prossima, il 10 ottobre, sarà approfondito il tema dell’uscita anticipata volontaria dal lavoro (Ape). Se avete dubbi e volete rivolgerci domande su questo primo argomento e i prossimi che tratteremo, tramite il form Scrivi alla CISL posto nella homepage del sito.

 

Cumulo gratuito

Cos’è:
E’ la possibilità di cumulare, cioè unificare GRATUITAMENTE tutti i contributi maturati in gestioni pensionistiche diverse compresi i periodi di riscatto della laurea per il conseguimento della pensione di vecchiaia, della pensione anticipata e della pensione di inabilità.

Chi riguarda:
I giovani e i meno giovani (collaboratori, lavoratori con partita IVA iscritti alla gestione separata Inps, lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato e dipendenti del settore pubblico) che in particolare possono far valere periodi contributivi precedenti il 1996 cioè nel sistema retributivo.

Vantaggi:
In questo modo i lavoratori e le lavoratrici interessati potranno conseguire un’unica pensione, anche nell’ipotesi in cui sia stato già maturato un autonomo diritto pensionistico presso una singola gestione, conservando il diritto al calcolo in base alle regole delle singole gestioni previdenziali, e quindi conservando, laddove ne abbiano diritto, il diritto al calcolo misto (retributivo e contributivo) della pensione.


http://www.youtube.com/watch?v=-IWD_-W6hhA 4 Ottobre 2016 – Primo appuntamento oggi in diretta streaming su www.labortv.itcon al centro le novità per i lavoratori, i pensionati ed i giovani contenute nell’accordo Governo – sindacati siglato il 28 Settembre scorso. Il videoforum ha ospitato la Segretaria Generale Annamaria Furlan, il Segretario Confederale Maurizio Petriccioli e l’economista de “Il Sole 24 Ore” Giorgio Pogliotti. Furlan e Petriccioli hanno risposto anche alle osservazioni ed ai quesiti dei cittadini e degli iscritti che hanno inviato domande alla pagina Facebook della Cisl Nazionale, al sito della Cisl (www.cisl.it) ed al numero WhatsApp 344.26.14.744. 

“Nel verbale d’accordo siglato con il Governo ci sono questioni nodali che troviamo di grande interesse” ha tenuto a sottolineare la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso della puntata visibile on demand sul canale you tube della Cisl e sul sito di Labor tv. “Per la prima volta si riconosce che non tutti i lavori sono uguali e il grande cambiamento riguarda il ripristino del tema equita’ e solidarieta’ tra le diverse generazioni che nel tempo si era perso. Sono queste le cose più importanti che abbiamo portato a casa”.

“Abbiamo svolto unitariamente tutto il confronto con il governo, abbiamo concluso questa prima fase del percorso e questo e’ particolarmente importante – ha aggiunto Furlan osservando come fondamentale sia in sostanza il risultato ottenuto: i 6 miliardi stanziati sulla previdenza, la 14esima per oltre un milioni di pensionati, il cumulo dei contributi a costo zero per i giovani e in sostanza “aver trovato un modo per tenere insieme i bisogni dei giovani con quelli degli anziani. Il resto e’ sul tavolo ma abbiamo gia’ condiviso i temi da affrontare” ha precisato.

Quanto alle perplessità espresse dal Presidente dell’Inps Tito Boeri secondo cui sarebbe stato più equo prendere l’Isee come parametro di riferimento, per la leader della Cisl “non bisogna confondere la previdenza con l’assistenza o il sistema fiscale. Pertanto, dare la quattordicesima alle pensioni sotto i 1.000 euro lordi è un “valore importante”” che non intacca il principio di equità, obiettivo che sindacati e Governo hanno condiviso nell’intesa sulle pensioni. Ci sono tanti modi per valutare l’equità – ha detto – a partire dal fisco. Un conto è parlare di previdenza e contributi versati, un altro di fisco ed evasione. Ci sono tante cose da correggere, ma non bisogna confondere le due cose”. 

Molti i quesiti posti dagli utenti nel corso della puntata: fra questi anche cosa è previsto nell’intesa per i piu’ giovani: “Interventi per i giovani? Certo c’e’ bisogno di interventi anche per i giovani,  – ha risposto il Segretario confederale Cisl, Maurizio Petriccioli – ma bisogna tenere presente il contesto politico ed economico in cui il negoziato si svolge, in questo contesto sono stati stanziati 6 miliardi per i prossimi tre anni, interventi che sono stati divisi tra giovani, pensionandi e pensionati , questo e’ il lavoro che abbiamo fatto. Gia’ dal primo gennaio del 2017  – ha spiegato – ci saranno degli interventi per i giovani e parlo della ricongiunzione onerosa, abbiamo risolto questo problema con il cumulo gratuito – – ha aggiunto Petriccioli – – e poi nella fase due ci saranno altre misure per i giovani in un negoziato che partira’ da gennaio 2017″.


CISL pensioni web30 Settembre 2016 – Al via la Campagna informativa della Cisl sull’accordo Governo-sindacati siglato il 28 Settembre 2016. Con questa iniziativa la Cisl si propone di fornire informazioni sulle novità dell’intesa privilegiando l’interazione con gli utenti e gli iscritti.  

Il primo mese di attività vedrà la pubblicazione di 7 schede esplicative e di approfondimento sui punti salienti dell’intesa quali il cumulo gratuito, l’anticipo volontario dell’andata in pensione, il lavoro precoce, le attività usuranti, la no tax area, la 14a mensilità, i trattamenti pensionistici. Nel planning programmato della Campagna di informazione sono previste dirette tv con la Segretaria generale della Cisl ed esperti del settore, infografiche esplicative e altri servizi realizzati da Labor Tv, la Web Tv della Cisl. Nello specifico, la realizzazione di due appuntamenti in diretta streaming per spiegare le novità dell’Accordo e rispondere ai quesiti degli iscritti che arriveranno via telefono, via mail o sui nostri profili social. Il 4 Ottobre la prima puntata con al centro l’accordo sulla previdenza e le positive novità per i lavoratori, i pensionati ed i giovani. Furlan e Petriccioli risponderanno anche alle osservazioni ed ai quesiti dei cittadini e degli iscritti che potranno inviare domande alla pagina Facebook della Cisl Nazionale, al sito della Cisl (www.cisl.it) ed sms al numero 344.26.14.744. La puntata, sarà visibile successivamente on demand sul canale you tube della Cisl e sul sito di Labor tv. La seconda puntata andrà in onda il 7 Ottobre alle ore 12 con la presenza del Segretario Generale della FNP Nazionale Gigi Bonfanti e un esperto del Dipartimento Confederale.

Per tornare ai contenuti del verbale di Accordo, la Cisl ha commentato che “non fornisce una soluzione immediata per tutte le questioni che il sindacato aveva posto all’attenzione di Governo e Parlamento con la piattaforma unitaria “Cambiare le pensioni – Dare lavoro ai giovani”, ma prevede tante misure positive che offrono risposte eque e concrete che contribuiscono a ridurre il disagio di una parte significativa del mondo del lavoro e dei pensionati, rafforzando quel patto intergenerazionale che molti detrattori, nelle scorse settimane, avevano descritto in frantumi”. Ed è quanto la Cisl attraverso questa Campagna di informazione si propone di spiegare. Anche perché l’intesa definisce, non solo i contenuti delle misure che troveranno posto nella legge di stabilità per il 2017 ma indica l’insieme delle materie che verranno affrontate nel proseguo del confronto con il Governo per analizzare le possibili ipotesi di soluzione già individuate nel corso dei lavori del tavolo tecnico: la flessibilità nel pensionamento, le modalità differenziate in base alle diverse attività lavorative per l’adeguamento all’aspettativa di vita dei requisiti pensionistici e dei coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione contributiva, l’adeguatezza delle pensioni e lo sviluppo della previdenza complementare.

Per la Cisl l’intesa raggiunta fra il sindacato confederale e il Governo migliora con soluzioni concrete il sistema previdenziale italiano pur all’interno degli stretti vincoli di finanza pubblica e degli impegni assunti dall’Italia nei confronti dell’Unione europea sulla sostenibilità della spesa pensionistica, posti fin dall’avvio del confronto. Ed erano tanti anni che il sindacato non concludeva un’intesa sulla previdenza con il Governo che acquisisce risultati importanti per milioni di persone – giovani, lavoratori, lavoratrici e pensionati – senza ridurre i diritti e le tutele di altri.

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