CISL
CISL

 

Mi sono chiesta che cosa dirvi, dopo i tanti articoli, le innumerevoli manifestazioni di affetto, le prime ricostruzioni storiche succedutisi in questo mese su questa figura importantissima: un “padre della Patria”, come lo aveva definito il nostro Presidente Mattarella.

Vorrei ripartire dalla fine. Dalla fragilità degli ultimi mesi, dell’ultima settimana, degli ultimi giorni. Pierre sapeva che il male, lentamente, stava facendo il suo corso. Ad alcuni di noi aveva confidato, all’inizio della primavera, ironico come sempre: “sono arrivato, ormai, alla fine della mia esperienza, per carità, – aveva subito aggiunto ironico – senza fretta”.

Nonostante tutto ciò, Pierre non ha mai abbandonato, fino all’ultimo, la riflessione, la curiosità per il sindacato, per i giovani, per il lavoro in tutte le sue forme: dalle più innovative, a quelle più marginali. Lo testimoniano il suo libro di qualche anno fa, proprio sul tema del lavoro come fatto sociale e relazionale e la sua bellissima autobiografia in occasione dell’ottantesimo compleanno.

Vorrei ricordare qui la sua intuizione del Premio Astrolabio del Sociale che, d’ora in avanti, verrà a lui intitolato e che, insieme alla Cisl e alla sua famiglia, ha pensato e promosso, oltre un anno fa, per stimolare il rapporto tra il sindacato e giovani studiosi e studiose attivi sui temi del lavoro e delle disuguaglianze.

Il rapporto necessario e sinergico del sindacato con il pensiero, il mondo della cultura, il fecondo dialogo senza sudditanze con gli intellettuali, è stato una grande intuizione praticata che ha reso centrale e protagonista la “sua” Cisl: cito, solo per fare un esempio, la sua e nostra amicizia con l’indimenticato Ezio Tarantelli.

Pochi giorni prima della sua scomparsa Pierre ci ha donato un ultimo segno di attenzione, accompagnando a distanza la presentazione, al Centro Studi di Firenze, dei giovani vincitori del premio “Astrolabio del sociale”. Sono i giovani che premieremo ufficialmente oggi, e a cui Pierre ha dedicato, indirizzandola al nostro Centro Studi, la sua ultima bellissima lettera. Un testo pieno di “futuro”, in cui ripercorreva, contemporaneamente, con la già ricordata ironia, la sua esperienza di giovane corsista e commentava, nel dettaglio e con assoluta attenzione, i lavori premiati”. (continua...)

Allegati a questo articolo

Condividi