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Puglia. Iscrizione all’albo dei pedagogisti ed educatori professionali socio-pedagogici

La Fisascat Cisl Puglia vicina a lavoratrici e lavoratori in questa delicata fase professionale 
A maggio 2024 è entrata in vigore la Legge n. 55 che ha definito e disciplinato i requisiti per l’esercizio dell’attività per educatori professionali socio – pedagogici e pedagogisti, istituendo anche gli albi professionali ai quali è necessario iscriversi per esercitare la propria attività. La Fisascat è impegnata, in questi giorni, in una capillare campagna informativa tra lavoratrici e lavoratori, già associati e non, al fine di sensibilizzare e rendere consapevoli di questa grande rivoluzione coloro che operano alle dipendenze di aziende private (soprattutto cooperative e/o cooperative sociali) all’interno, quasi esclusivamente, di servizi pubblici o di pubblica utilità: integrazione scolastica, centri diurni e per famiglie, case di riposo, RSA e tutti quei servizi che hanno a che fare con il settore socio – assistenziale ed educativo. Migliaia sono le lavoratrici ed i lavoratori in Puglia che, entro il 6 agosto 2024 dovranno adempiere all’iscrizione ai relativi albi al fine, inizialmente, di permettere la creazione degli ordini, in un secondo momento, anche per continuare ad esercitare la propria professione. “Per il sindacato non ci sono rischi di non poter più esercitare la professione o perdere il posto di lavoro in caso di mancanza di iscrizione agli albi – afferma il Segretario Generale Luigi Spinzi – ma sicuramente non potranno partecipare a candidature o elezioni degli organi degli ordini professionali. Si raccomanda l’iscrizione comunque già dalla prima fase, al fine di ottenere una esatta mappatura delle figure professionali presenti sul nostro territorio. Sicuramente, in una fase immediatamente successiva, potrebbe diventare obbligatoria l’iscrizione anche per continuare nell’esercizio della professione.” La Fisascat Cisl è convinta che questa legge darà dignità e la giusta rilevanza a professioni centrali nella crescita e nel mantenimento di standard qualitativi alti nell’assistenza sociale, sanitaria ed educativa delle nostre comunità. Pertanto, quasi sicuramente, questa riforma consentirà anche l’aggiornamento e la valorizzazione di queste categorie professionali da un punto di vista contrattuale, poichè oggi scontano ancora grandi gap salariali con figure analoghe del settore pubblico. “In questi giorni siamo impegnati nella diffusione di queste informazioni e resteremo, come di consueto, accanto alle lavoratrici e ai lavoratori che possono contattare le nostre sedi territoriali di Foggia, Bari, Brindisi, Lecce e Taranto e ricevere tutto il materiale necessario all’invio delle domande di iscrizione agli albi.” – conclude Luigi Spinzi.

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