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Categoria: Attualità

“Il Governo cambi passo”. Intervista ad Annamaria Furlan, “Avvenire” del 7 luglio 2019

 “Serve un cambio di passo e di direzione della politica economica, perché così non andiamo da nessuna parte”. Così la Segretaria generale della Cisl dalle pagine di ‘Avvenire’. “Al Presidente del Consiglio abbiamo prospettato ancora una volta quelle che per noi sono le priorità riguardo a crescita, sviluppo e lavoro. Confortati, oltretutto, dalla grandissima partecipazione registrata nelle iniziative confederali e negli scioperi di categoria. Il premier anche questa volta ha dato la disponibilità ad aprire tavoli tematici su infrastrutture, previdenza, scuola, crisi industriali e riforma del fisco. Speriamo seguano fatti concreti e il confronto sia reale e non di facciata(…)”Il ministro dell’Interno Salvini le ha definite “Giornate di ascolto e di proposta”: bene, purché sia vero ascolto e si possa impostare un cambio di passo e di direzione della politica economica”. “Abbiamo la crescita economica a zero e, nonostante gli ultimi dati indichino un lieve incremento dell’occupazione generale, quello che registriamo ogni giorno è l’impoverimento della struttura produttiva del Paese. Ogni settimana si annuncia una nuova crisi e addirittura si riaprono quelle faticosamente risolte in precedenza. Penso alla vicenda Ilva, in cui per le minacce del governo e le scelte unilaterali dell’azienda, si rischia non solo il lavoro e il futuro di 11mila dipendenti, ma di dare un colpo mortale per la capacità imprenditoriale dell’Italia. Per non parlare di Alitalia, per la quale siamo in attesa da mesi di un progetto e di una soluzione credibili”. 

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“Crescita e lavoro, se non si cambia sciopero generale più vicino”. Intervista di Annamaria Furlan ‘Il Corriere della Sera’, 22 giugno 2019

“E’ l’ultimo di una serie di appuntamenti che abbiamo programmato insieme per far cambiare la linea economica al governo”. E’ quanto spiega la Segretaria generale della Cisl in merito alla grande Manifestazione per il Sud a oggi a Reggio Calabria. “Abbiamo cominciato con la manifestazione del 9 febbraio, poi con lo sciopero degli edili, abbiamo proseguito con i pensionati, poi con i dipendenti pubblici e dopo ancora con i metalmeccanici. Adesso tocca al mezzogiorno”. (…). Per Furlan non sarà necessario ricorrere ad uno sciopero se il Governo “cambia la linea economica e mette al centro crescita e lavoro, invece di una flat tax che premia le famiglie più ricche” al contrario “se invece continua a parlare d’altro i sindacati utilizzeranno tutti gli strumenti a loro diposizione per far cambiare questa traiettoria” .

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“Sud, il sindacato c’è ma dov’è il Governo?”. Lettera di Annamaria Furlan al direttore di “Avvenire”, 21 giugno 2019

“Sono tante le motivazioni che porteranno domani, sabato, in piazza  a Reggio Calabria migliaia di lavoratori, pensionati, giovani sotto le bandiere di Cgil Cisl Uil. Sarà una grande manifestazione di protesta, ma soprattutto di proposta, sul tema del Mezzogiorno che  nelle politiche del Governo è finora il grande assente, praticamente un fantasma”. E’ quanto scrive la Segretaria generale della Cisl al direttore di Avvenire di oggi. (…) “Lo diremo con forza a Reggio Calabria: senza un’idea di sviluppo per le regioni del Sud non ci sarà nemmeno una crescita per il Paese e quindi nemmeno un ruolo  dell’Italia all’interno dell’Europa” (…) Per questo il sindacato è in campo. Se il Governo non darà risposte e non aprirà un confronto vero in vista della prossima Legge di Bilancio, la mobilitazione continuerà. Il tema del riequilibrio territoriale deve essere affrontato strutturalmente come una ‘questione nazionale’, come più volte ci ha ricordato il Presidente Mattarella. Per questo occorre lo sforzo di tutti i soggetti istituzionali, politici e sociali per un grande patto, una stagione di innovazione e di cambiamento soprattutto a livello formativo e culturale. Questa è la sfida che la Cisl insieme a Cgil e Uil lancerà sabato. Siamo tutti consapevoli di una ritrovata stagione di unità sindacale, frutto di proposte e piattaforme comuni e di un rinnovato rapporto con milioni di lavoratori, pensionati, giovani”

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