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Agroalimentare. Fai, Flai, Uila e Confederdia: per gli allevatori ancora tagli, così il sistema fallisce. A rischio centinaia di posti di lavoro

Pubblicato il 22 Giu, 2017

Roma, 22 giugno 2017. “Con i DDMM n° 17929 e 17930 del 20 giugno 2017 è stato deciso il disimpegno dei fondi da trasferire alle regioni per le attività di controllo funzionale svolti dalle associazioni allevatori, (ARA-APA) per l’anno 2017. In attuazione dell’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano, in un colpo solo il MIPAAF decide di disimpegnare 15,3 mln a fronte dei 22,5 mln precedentemente stabiliti, un taglio di quasi il 70% che, vista la drastica riduzione dei finanziamenti avvenuta negli ultimi anni, sancirà il definitivo fallimento dell’intero sistema allevatoriale”. Lo dichiarano Fai, Flai, Uila e Confederdia in una nota congiunta. “È inaccettabile che il taglio, giustificato dagli obiettivi di Finanza Pubblica 2017, ricada sulla testa di centinaia di lavoratori che ogni giorno svolgono i controlli su tutto il territorio nazionale privando, tra l’altro, la zootecnia italiana di servizi fondamentali che assicurano la qualità e la salubrità del nostro Made in Italy”. “Da subito – prosegue la nota – metteremo in campo tutte le iniziative utili a salvaguardare il futuro occupazionale dei lavoratori e del settore, chiedendo sin da subito incontri al MIPAAF, al Coordinatore della Conferenza Stato-Regioni e alla dirigenza dell’AIA. Riteniamo incettabile che a fronte di milioni di euro investiti sul rafforzamento del Made in Italy, le Regioni e il Governo decidano di porre fine alla vita di un sistema d’eccellenza fondamentale per la zootecnia italiana”. Così in un comunicato Fai, Flai, Uila e Confederdia.

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