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Commercio. Fisascat Cisl: “Scongiurati alla H&M i licenziamenti e definito un congruo sostegno economico per i lavoratori coinvolti dalla riorganizzazione”

Pubblicato il 2 Ago, 2017

Roma, 2 agosto 2017. Si è conclusa con un accordo sulla mobilità volontaria e incentivata la procedura di licenziamento avviata dalla catena di abbigliamento svedese H&M per 89 dipendenti nei quattro punti vendita in chiusura a Milano, Cremona e Venezia Mestre. L’intesa, raggiunta tra i sindacati di categoria Cgil Cisl Uil e la direzione aziendale a diverse settimane dall’avvio del confronto, connotato anche da momenti di tensione e dalla proclamazione di una giornata di sciopero nazionale, contempla la ricollocazione di 32 dipendenti presso altre filiali della rete vendita in un perimetro non superiore ai 35 km dai punti vendita in chiusura e un incentivo economico allíesodo volontario pari a 16 mensilità, più un ulteriore importo parametrato all’anzianità di servizio da 2 a 8 mensilità. I sindacati hanno contrattato anche il diritto di prelazione per le nuove assunzioni che dovessero essere effettuate in occasione di eventuali nuove aperture, entro i 12 mesi dal licenziamento. «L’impegno delle parti nella lunga trattativa ha consentito di annullare le iniziative strumentali messe in atto da alcune organizzazioni autonome che puntavano a danneggiare in modo pesante l’immagine aziendale e l’azione del sindacato confederale che pur nella drammaticità della situazione ha saputo condurre la trattativa a un esito condiviso» si legge in una nota unitaria diramata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. «Abbiamo scongiurato i licenziamenti prevedendo un congruo sostegno economico a chi volontariamente sceglierà di accedere alla mobilità» ha aggiunto il funzionario della Fisascat Cisl Marco Demurtas. «Il nostro auspicio ora è che vada a buon fine la trattativa tra azienda e proprietà dell’immobile a Venezia Mestre per la ristrutturazione del locale e del contratto di affitto, consentendo di recuperare il punto vendita e i posti di lavoro coinvolti dalla riorganizzazione» ha concluso il sindacalista.

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