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Contratto Metalmeccanici. Bentivogli (Fim Cisl): Federmeccanica si scordi di piegare i lavoratori e investa nel dialogo

Pubblicato il 1 Lug, 2016

Roma, 1 luglio 2016. Bentivogli replica alle parole del Presidente di Federmeccanica Fabio Storchi. Le manifestazioni e gli scioperi sono necessarie proprio a causa della chiusura totale a negoziare da parte di Federmeccanica. Se come noi, gli industriali avessero puntato tutto sul negoziato, come molte volte in passato avremmo fatto un buon contratto e senza scioperi. Oggi sono necessari proprio per convicervi a negoziare e a rimuovere oltranzismo con cui avete spiegato che la vostra piattaforma sarebbe stata l’unico accordo possibile. Ora spetta al vertice di Federmeccanica spiegare alla sua base che con gli slogan, anche ripetuti mille volte, non si fa il Contratto. Non ha nulla di nuovo bloccare la trattativa per 8 mesi. E neanche già dal mese di maggio sprecare altri mesi, mandano in ferie la trattativa. Spero che da lunedì cambi musica e prevalga l’investimento nella mediazione, l’unico che nelle fasi difficili mette al bando i fanatismi e porta dritti verso un intesa, positiva e innovativa. Puntare alla complementarità tra i livelli contrattuali equivale far sparire il Contratto Nazionale in tutte le aziende con il Contratto Aziendale. Significa che in ogni azienda ci deve essere un solo livello contrattuale. I due livelli per noi vanno innovati e resi più distinti ma confermati. Per adesso le slides son sempre le stesse, speriamo cambi l’atteggiamento negoziale. Non riprendere un percorso comune allontana da un futuro positiva per lasciar posto ad un antagonismo di cui lavoratori e imprese non hanno bisogno. Sul tema del rinnovo del contratto dei metalmeccanici, interviene anche il Segretario Nazionale della Fim Cisl, Nicola Alberta, presente all’Assemblea Generale di Federmeccanica a Brescia: “Quest’anno Federmeccanica ha intitolato la sua assemblea generale ‘Il rinnovamento. L’impresa come bene comune e la centralità della persona’. Ma questi buoni intenti non si vedono nella trattativa in corso per il rinnovo del contratto nazionale, anzi, si osserva esattamente il contrario – dichiara il segretario Alberta – Occorre passare dalle belle parole a fatti positivi e concreti. Il bene comune si realizza con la partecipazione dei lavoratori – conclude il segretario nazionale Fim – coinvolgendoli sempre più nelle scelte industriali delle aziende, perché le imprese da sole non vanno da nessuna parte e nessun vero rilancio è immaginabile”.

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