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Costruzioni. Farina (Cisl): l’emergenza occupazionale è tutt’altro che passata. Il Governo si occupi più di investimenti e di politiche industriali

Pubblicato il 12 Gen, 2016

Roma, 12 gennaio 2016. “Il pesante calo dell’ occupazione nel settore delle costruzioni che non accenna a ridursi e la fatica che stanno facendo i comparti manifatturieri a recuperare l’occupazione persa, testimoniano che l’emergenza occupazionale nel nostro Paese è tutt’altro che passata, anzi, rappresenta ancora oggi la vera sfida aperta per il Governo ed il Parlamento. L’occupazione resta l’unico indicatore su cui misurare l’efficacia dell’ azione del Governo e delle parti sociali”. Lo dichiara in una nota il Segretario Confederale della Cisl, Giuseppe Farina sui dati dell’Istat sull’occupazione nel settore delle costruzioni. “Il Governo si occupi di più di come fare per creare nuova occupazione e non perda tempo a discutere di come fare a ridurre per legge il salario ai lavoratori che è già oggi tra i più bassi tra quelli dei paesi europei concorrenti. Proprio la mancanza del lavoro ed i bassi salari stanno rallentando la ripresa dei consumi interni e la crescita dell’ economia e dell’ occupazione nel nostro Paese. Non serve quindi alcun intervento per legge del Governo sui minimi salariali che avrebbe come unico obiettivo quello di indebolire il sindacato, l’autonomia delle parti sociali e ridurre il salario ai lavoratori. Al contrario, il Governo si deve occupare di più di investimenti e di politiche industriali che mettano al centro il rilancio delle costruzioni edili e manifatturiere ed una più robusta crescita del Sud”.

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