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Dl Dignità. Sbarra:  “Non mantiene ciò che promette, su materie lavoristiche la strada è ancora lunga”

Pubblicato il 7 Ago, 2018

Roma, 7 agosto 2018. “Una legge che non mantiene ciò che promette, che si ferma a metà, non garantendo la svolta sulla partita del lavoro a tempo indeterminato ed inserendo invece elementi di forte attacco alla contrattazione in agricoltura, nel turismo e negli enti locali”. Lo afferma Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl, in seguito all’approvazione definitiva del decreto estivo da parte del Senato. “Il provvedimento – continua il sindacalista – presenta elementi in linea con quanto invocato dalla Cisl nella parte relativa alle delocalizzazioni, ma risulta deficitario nella materia lavoristica, dove la strada verso la vera equità resta ancora lunga e confuso per quanto concerne le misure sulla somministrazione e sulla scuola. Pesa l’occasione persa sull’incentivazione del lavoro stabile, con l’abbattimento del costo del lavoro e del cuneo fiscale. Male anche la mortificazione della contrattazione decentrata nella gestione delle causali per i rapporti a termine. Ma il colpo più forte arriva con l’estensione dell’applicabilità dei voucher in comparti stagionali come il primario: un duro attacco alle tutele di centinaia di migliaia di lavoratori che, come dimostrano le drammatiche cronache di queste ore, hanno oggi più che mai bisogno di protezione e copertura contrattuale. Insomma, poche luci e molte ombre per un provvedimento che nasce con il ‘peccato originale’ di non essere stato debitamente concertato con le parti sociali. La battaglia contro la disoccupazione e la precarietà richiede uno sforzo in più e comune, entro un perimetro di responsabilità ampio e condiviso, verso misure flessibili, che mettano il lavoro di qualità al centro del riscatto morale e produttivo del Paese. Su questi temi la Cisl invoca ora uno scatto in Legge di Stabilità”, conclude Sbarra.

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