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Europa. Sbarra: “Italia recuperi ruolo centrale per sviluppo dell’area mediterranea”

Pubblicato il 28 Mag, 2021

“Il Mediterraneo può e deve essere un ponte che unisce, non un fossato che separa. L’Italia è forte e sicura se esiste un circuito euro-mediterraneo di cui noi siamo parte e perno, mentre è debole ed insicura se il Mediterraneo resta solo una faglia fra civiltà”. Lo ha detto il Segretario Generale dela Cisl, Luigi Sbarra, concludendo il Focus organizzato dal Dipartimento Internazionale della Cisl “Mediterraneo 2030”. “È il Mediterraneo che contribuirà a disegnare il futuro dell’Europa e dell’Italia – e dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente. Lavoriamo, insieme, perché questa occasione sia colta nel modo migliore, fino in fondo”, ha aggiunto il leader Cisl. “È interesse dell’Italia che l’Europa nel suo complesso proceda su questa strada, come sembra stia finalmente accadendo, primo perché siamo il quarto paese esportatore, dopo Cina, Stati Uniti e Germania, nell’area che va dal Medio Oriente al Nord Africa. E poi perché lo sviluppo del Mezzogiorno, decisivo per la ripartenza e per la crescita di tutto il Paese, passa anche da qui: per evidenti ragioni geografiche e pensando anche a come i suoi asset fondamentali, a cominciare dall’economia del mare e dall’agricoltura, coincidano con quelli mediterranei ed in particolare della sponda nordafricana. Le potenzialità ci sono e sono tante. Il Mezzogiorno è un hub naturale proiettato nel Mediterraneo che può assumere un protagonismo assoluto economico-territoriale e attrarre risorse, valorizzando l’ambiente, generando conoscenza e innovazione, cogliendo tutte le possibilità inespresse del nostro sistema portuale. Crediamo davvero, allora, che anche approfittando della presidenza quest’anno del G20, l’Italia possa assumere un’iniziativa strategica per riorientare lo sviluppo dell’area mediterranea, recuperando quel ruolo centrale che in passato abbiamo saputo ricoprire”.

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