1. CISL
  2. /
  3. Comunicati stampa
  4. /
  5. Fisco. Furlan: “Flat tax?...

Fisco. Furlan: “Flat tax? Premiare lavoratori e pensionati” E lancia un allarme al Governo: “Le famiglie pagano il conto dell’aumento dello spread”

Palermo, 28 maggio 2019 –  “Il paese –dichiara- da tanto tempo ha bisogno di una riforma del fisco che premi dipendenti e pensionati, che rappresentano l’85 percento degli introiti dell’erario. Ci vuole una riforma fiscale che renda più pesanti le buste paga e le pensioni degli italiani”. Lo ha detto a Palermo la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, a margine della presentazione del Libro Bianco del sindacato sulle infrastrutture “Connettere la Sicilia”, elaborato dalla Cisl siciliana. “Ragionare oggi di sistema fiscale significa ragionare di un fisco amico del lavoro, cosa che per adesso non e’. Poi bisogna lottare contro l’evasione fiscale”.

“Quando si alza lo spread –prosegue commentando l’innalzamento dello spread dopo il voto delle Europee- a pagare il conto sono le famiglie italiane non altre. Sono gli uomini e le donne di questo Paese che hanno subito ripercussioni economiche negative, quindi i modi, i toni, vanno sempre ben equilibrati”. E rimanendo sempre in tema Europa, si pronuncia in merito alla lettera di Bruxelles che in queste ore dovrebbe arrivare sul tavolo del governo e che chiede chiarimenti sull’aumento del debito pubblico italiano e la posizione del leader della Lega Matteo Salvini che ha ribadito il no all’austerity, “Modi e toni –commenta Furlan- vanno sempre ben equilibrati. Per creare una condizione di dialogo positivo con l’Europa bisogna innanzi tutto avere alleanze e proposte. Credo che il governo debba lavorare molto su questo e in modo diverso rispetto al passato”.

“Da anni teniamo bloccati 80 miliardi per investimenti in opere infrastrutturali, il che significa bloccare 400 mila posti di lavoro. Tutto il Sud del paese e la Sicilia in particolare non ha visto per troppi anni investimenti nelle infrastrutture – ha aggiunto Furlan entrando nel vivo del tema all’ordine del giorno- e oggi ne paghiamo tutti le conseguenze. Per questo il 22 giugno a Reggio Calabria con Cgil e Uil abbiamo organizzato una grande manifestazione sul Sud che ha per tema le infrastrutture, gli investimenti sul territorio. Dobbiamo collegare il Sud con il Nord e il Nord con il resto dell’Europa – ha sottolineato Furlan – . Solo così possiamo creare un futuro con al centro gli investimenti sul lavoro esattamente quello che è mancato nell’ultima legge finanziaria , che manca nel Def e che non può assolutamente mancare in futuro. Ci sono 80 miliardi stanziati fermi e 400 mila posto di lavoro bloccati per i tanti italiani che sono in cerca di lavoro. La mancanza di infrastrutture incide sulla produttività del paese. In Sicilia c’e’ una forte carenza e fatiscenza delle infrastrutture. Abbiamo chiesto una cabina di regia forte. C’e’ bisogno di un patto per rilanciare il tema”.

Condividi