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Ideal Standard. Raggiunto accordo tra la società e Saxa Grass. Scongiurata la chiusura del sito di Roccasecca

Pubblicato il 12 Feb, 2018

12 febbraio 2018 – E’ stata siglata oggi al Ministero dello Sviluppo Economico l’intesa tra la società Ideal Standard e Saxa Grass per rilevare l’impianto di Roccasecca per consentire di rilevare l’impianto in continuità aziendale, quindi con tutti i lavoratori e con un piano di investimenti supportato da Governo e Regioni per 30 milioni di euro. “L’accordo per il sito Ideal Standard di Roccasecca, in provincia di Frosinone, è importante – si legge in una nota della Femca Cisl – per quattro motivi: i dipendenti restano al lavoro, si continuerà a produrre ceramica, l’intesa è il frutto di un proficuo gioco di squadra con le istituzioni e l’azienda viene acquisita da un imprenditore locale. Si tratta di condizioni per noi estremamente significative, che ci inducono a giudicare in modo molto positivo l’evoluzione della vertenza”. Lo dichiara il segretario della Femca-Cisl nazionale, Luca Bianco, al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico tra l’azienda e i sindacati. “L’accordo prevede l’acquisizione del sito da parte della Saxa Gres Stones di Francesco Borgomeo, attraverso un contratto di sviluppo tra le due società sostenuto dalla Regione Lazio e da Invitalia. L’investimento del nuovo progetto è pari a circa 30 milioni, dei quali 4 a carico della Regione e 16 del ministero dello Sviluppo Economico per il tramite di Invitalia. Grazie al gioco di squadra con le istituzioni, siamo quindi riusciti a scongiurare la chiusura del terzo stabilimento di Ideal Standard, che avrebbe avuto ripercussioni sociali pesantissime sul territorio, con il licenziamento di 300 dipendenti”. Sulla vicenda è intervenuta Nora Garofalo, segretaria generale della categoria: “L’accordo sottoscritto questa mattina ha il merito in primis di salvaguardare i livelli occupazionali, garantendo il lavoro al personale altamente qualificato dell’azienda, che ha contribuito a rendere il marchio un vero fiore all’occhiello del made in Italy. L’azienda inoltre continuerà a produrre ceramica, anche se non articoli sanitari. E reputiamo importante – aggiunge Garofalo – che la proprietà del sito sia finita nelle mani di un imprenditore del frusinate. Vuol dire che ci sono aziende locali che hanno la possibilità e la voglia di crescere, dimostrando tra l’altro di avere a cuore le sorti di uno stabilimento così importante per il tessuto produttivo del territorio. Ovviamente vigileremo con attenzione sull’evoluzione della vicenda, perché l’accordo sia pienamente rispettato. Ci preme sottolineare il ruolo fondamentale del Mise, di Invitalia e della Regione Lazio, che con grande senso di responsabilità hanno permesso questo epilogo positivo per i lavoratori e per l’economia del frusinate”, ha concluso Garofalo.

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