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Lavoro. Sbarra: “Dati Istat destano preoccupazione, serve strategia di sviluppo e abbattimento costo contratti stabili”

Pubblicato il 31 Lug, 2018

Roma, 31 luglio 2018- “I dati sull’occupazione diffusi oggi dall’Istat destano preoccupazione, perché mostrano l’andamento di un ciclo economico in rallentamento e non sostenuto da adeguate politiche di crescita”. Lo afferma Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl. “Al Governo il dovere di rispondere subito a questa priorità,  – prosegue Sbarra – che si aggiunge probabilmente alla sfiducia causata dalla sospensione dell’acquisto di titoli di stato annunciata dalla Bce per il 2019 e al clima pesante che si sta creando sulla questione dei dazi. Di certo c’è che serve una strategia di sviluppo che faccia leva su investimenti in infrastrutture, ricerca, innovazione, e che rilanci una politica industriale che punti alla coesione e sia perciò differenziata da Nord a Sud. Fondamentale, in questo quadro, l’intervento sul costo del lavoro stabile, con l’abbattimento di un cuneo fiscale che è oggi formidabile ostacolo alla transizione da contratto a termine a indeterminato: è questa la vera sfida nel mercato del lavoro attuale, un tessuto ancora fragile e frammentato che va consolidato soprattutto nel Mezzogiorno, dove i tassi di disoccupazione sono più che doppi rispetto alla media nazionale. La battaglia contro la disoccupazione e la precarietà richiede uno sforzo comune, verso misure eque e flessibili che di certo non vanno nella direzione di alcune norme del decreto estivo. Ci riferiamo sia alle causali rigide che si vorrebbero introdurre per i contratti a termine di durata superiore a 12 mesi, sia alla reintroduzione dei voucher. Misure che mettono a forte rischio la ripresa occupazionale avviata faticosamente dopo la lunga crisi economica e che invece potrebbero facilmente essere corrette, senza affatto contraddire le finalità del decreto” conclude il segretario confederale.

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