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Manovra. Furlan: “Necessario aprire un confronto con le parti sociali. Prossima manovra sarà molto complessa”

Pubblicato il 15 Lug, 2019

Roma, 15 luglio 2019 – “Il governo fa bene a aprire un dialogo con il sindacato e le parti sociali perché la prossima finanziaria sarà sicuramente molto complessa”. Lo sottolinea la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel corso dell’incontro al Viminale con il vicepremier, Matteo Salvini.
“Anche per noi bisogna esorcizzare l’ aumento dell’Iva che sarebbe un disastro per le famiglie e per il mondo che noi rappresentiamo”, dice. “La prima questione da affrontare e’ quella della crescita. Questa deve essere la priorita’ per le istituzioni e per le parti sociali. Tutto il resto viene dopo. Bisogna sbloccare gli investimenti pubblici e le opere infrastrutturali, parliamo di circa 80 miliardi di euro fermi e di 400 mila posti di lavoro. C’e’ un tema ideologico che va superato sulle infrastrutture, vale per la Tav e vale per le altre opere. A Genova non si e’ ancora sbloccata la Gronda nemmeno dopo il crollo e la tragedia del ponte Morandi”, rileva Furlan.
“E poi – prosegue la leader della Cisl – bisogna investire di più in qualita’, innovazione e ricerca. Aver ridotto le risorse nella legge di bilancio e’ stato un errore grave che va recuperato, insieme a quello della formazione e dell’alternanza scuola- lavoro altrimenti non riusciremo a dare una risposta alle aziende ed ai nostri giovani”. 
“Sulla Flat tax per noi e’ fondamentale – evidenzia Furlan – dare una risposta ai lavoratori e ai pensionati in termini di equità fiscale ed anche per far alzare i consumi sapendo che l’75 per cento delle nostre imprese lavora per i consumi interni. Per questo vogliamo capire ed approfondire come si concretizza il progetto della flat tax perché e’ giusto abbassare le aliquote ma vanno garantite le detrazioni per i lavoratori e le famiglie e la progressività del sistema fiscale” . “Occorre aprire un confronto serio su queste questioni perché – dice Furlan – la riforma fiscale va fatta insieme. Penso che sia importante che oggi tutte le parti sociali, imprese e sindacato dicono oggi che bisognerebbe abbassare il cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori . Infine dobbiamo affrontare la questione grave della mancanza di sicurezza sul lavoro. Ogni giorno e’ un bollettino di guerra. Una emergenza nazionale. Prima o poi dobbiamo affrontare questo tema spinoso. Cosi come abbiamo 160 crisi aziendali aperte e 280 mila lavoratori che aspettano una risposta’. Ci vuole un impegno collettivo del governo”

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