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Mezzogiorno e forestazione. Fai Cisl: conclusa a Olbia la tre giorni delle Fai del Sud

Roma, 27 ottobre 2016. Tre giornate di studio e aggiornamento dedicate alle questioni della bilateralità e della contrattazione, con un focus specifico sulle prospettive del comparto forestale. Si è concluso oggi ad Olbia l’appuntamento formativo annuale delle Fai del Sud. Oltre 80 i partecipanti provenienti da tutte le province del Mezzogiorno. L’iniziativa, organizzata quest’anno dalla Fai Sardegna guidata da Francesco Piras, ha visto intervenire tutti i Segretari Generali delle Fai meridionali: Antonio Lapadula per la Basilicata, Michele Sapia per la Calabria, Raffaele Tangredi per la Campania, Paolo Frascella per la Puglia e Calogero Cipriano per la Sicilia. Hanno inoltre partecipato ai lavori il Segretario Generale della Usr Sardegna Ignazio Ganga e il leader della Usr Gallura, Mirko Idili. Importante contributo è arrivato da Anna Trovò, Responsabile Bilateralità della Cisl nazionale, che ha svolto una relazione su Welfare e contrattazione di secondo livello. Le conclusioni sono state affidate al Segretario Nazionale della Federazione, Fabrizio Colonna. Grande soddisfazione da parte del Segretario Generale della Fai Sardegna, Francesco Piras: “Sono state giornate intense di lavoro in cui abbiamo avuto occasione di riflettere anche sulle opportunità offerte dalla bilateralità in un contesto di crisi del welfare pubblico”. Attenzione particolare sul comparto forestale, “che nel Mezzogiorno deve essere rilanciato e considerato strumento di sviluppo, con particolare riferimento alle zone montane e alle aree interne”. Nel suo intervento finale, Colonna ha ricordato il Progetto Casa Italia e ha evidenziato come la Fai e la Cisl abbiano elaborato e proposto “progetti puntuali e concreti per un risanamento che faccia leva sui comparti della forestazione e della bonifica”. Negli ultimi venti anni, ha aggiunto il Segretario Nazionale, “gli interventi di ricostruzione hanno portato via fiumi di denaro pubblico: per segnare la svolta serve progettualità, visione d’insieme, buon coordinamento tra tutti gli enti verso una strategia nazionale organica ed efficiente”. Soprattutto, “occorre rilanciare il ruolo di un lavoro ben formato, professionalizzato, retribuito. E’ nel lavoro di qualità la chiave di volta di un nuovo modello forestale protettivo e produttivo. Questa la sfida che, come Fai Cisl, lanciamo oggi a tutti i nostri interlocutori”. Al termine dell’iniziativa è stato annunciato che, il prossimo anno, l’iniziativa sarà organizzata in Campania.

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