1. CISL
  2. /
  3. Comunicati stampa
  4. /
  5. Pensioni. Furlan: “Il sindacato...

Pensioni. Furlan: “Il sindacato deve fare proposte ma anche portare a casa risultati. E noi lo abbiamo fatto dando risposte concrete a tanti lavoratori”

Pubblicato il 13 Dic, 2017

Roma, 13 dicembre 2017 – “Aver bloccato l’aumento dell’eta’ pensionabile per 15 categorie ed ampliato la platea dell’ape social non e’ stato per niente un piatto di lenticchie. Siamo riusciti a dare risposte a tante categorie di lavoratori e lavoratrici per cui non scattera’ l’aspettativa di vita e abbiamo anche allargato la possibilita’ dell’Ape sociale”. E’ quanto ha dichiarato la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, oggi a Catania a margine della tavola rotonda organizzata dalla Cisl siciliana sulle occasioni di sviluppo delle Zes e del Patto per Catania. “Trecento milioni che si sommano ai sette miliardi – ha aggiunto Furlan – che gia’ l’anno scorso erano stati strappati attraverso un negoziato importante che ha dato vita ad un accordo altrettanto importante con il Governo. Il Sindacato deve avere la capacita’ di fare proposte, di presentare piattaforme, di fare negoziati ma anche di portare a casa risultati, che e’ esattamente quello che abbiamo fatto. E’ quello che la Cisl ha deciso di fare e che continuera’ a fare. Questo vale sulla previdenza come vale sul lavoro, sullo sviluppo, sulla crescita. Fare accordi significa assumersi la responsabilita’ e’ tentare di portare sempre a casa risultati”. 

“Abbiamo fatto un buon lavoro – torna a ribadire la leader della Cisl – e per sapere se abbiamo fatto bene a concludere l’accordo con il Governo sulle pensioni non bisogna chiederlo ai frequentatori dei talk show, ma ai lavoratori edili di 63 anni che stanno su una gru a trenta metri, agli operai agricoli o siderurgici che lavorano dopo 40 anni in condizioni spesso infernali”.
La leader della Cisl ha poi espresso il suo stupore nel vedere che “che altri sindacati non valorizzino l’istituzione di due commissioni, alle quali partecipera’ anche il sindacato, che definiranno l’aspettativa di vita mestiere per mestiere e separeranno anche la previdenza dall’assistenza”. 

Ha poi espresso preoccupazione “per una campagna elettorale che si prevede complicata, poco concentrata sulle questioni e sui problemi del paese e molto sulle alchimie della politica. La Cisl e’ un grande sindacato autonomo dalla politica e non si fara’ tirare la giacchetta da nessuno”, ha aggiunto ricordando che “esercitare il nostro ruolo sociale significa presentare a tutti i livelli quelle che sono le priorita’ del paese. Questo faremo. Individueremo una agenda di priorita’ e le porremo a tutti i partiti politici come un elemento di confronto vero e concreto rispetto alle scelte del paese. Vediamo troppe ingerenze di populismi e di speculatori anche sui temi del lavoro, dell’industria e delle infrastrutture. Ma noi non siamo per una politica dei no. Occorre far diventare la crescita e dello sviluppo un elemento di continuita, coniugando il lavoro con la tutela dell’ambiente”.

“Credo che insieme, tutti, anche con la Cgil,  – ha poi concluso la leader della Cisl – dobbiamo contribuire alla crescita del Paese. Questo significa valorizzare le priorita’ e trovare sintonia per risolvere i problemi. E’ una necessita’ che ha il Paese, tutto. Vivendo nel contesto che abbiamo davanti, cercando di migliorarlo creando occasioni positive”.

Condividi