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Pensioni. Furlan: “Passo dopo passo stiamo andando nella direzione giusta”

Pubblicato il 28 Nov, 2017

28 novembre- “Noi siamo un sindacato che contratta a testa alta, un sindacato al 100% perché per noi contano solo i fatti. Stiamo portando a casa nella legge di bilancio, pur nella ristrettezza delle risorse e nel confronto con il Governo sulle pensioni, importanti risultati. Passo dopo passo stiamo andando nella direzione giusta”. Lo ha detto oggi a Parma la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel suo intervento conclusivo all’Assemblea cui hanno partecipato più di duemila delegati di Cisl Lombardia ed Emilia Romagna. L’emendamento che è stato votato con la legge di bilancio raccoglie in pieno il contenuto del percorso che insieme abbiamo fatto con il Governo. L’anno scorso avevamo portato a casa il cumulo gratuito dei contributi, la quattordicesima ai pensionati, l’ape social; quest’anno il blocco dell’aspettativa di vita per 15 categorie e la costituzione da subito di due importantissime commisioni, la prima, istituzionale, che verificherà la reale aspettativa di vita per tutti i mestieri e con la seconda commissione finalmente si affronterà in questo paese il tema della separazione tra assistenza e previdenza, ha detto la Furlan. “E’ una legge di bilancio che guarda al sociale: c’è lo sblocco della contrattazione per oltre 3 mln di lavoratori e lavoratrici della Pa, il reddito di inclusione sociale per combattere la povertà, frutto della pressione dell’alleanza tra tutti i soggetti sociali, allargamento degli ammortizzatori sociali, il rafforzamento dell’apprendistato professionalizzante, misure per le politiche attive, gli sgravi per la formazione del piano impresa 4.0. Sono tutti elementi che hanno una forte caratterizzazione sociale. E’ una finanziaria che ha saputo cogliere un percorso di confronto sui temi della previdenza. Non sono concessioni. Sono cose che abbiamo conquistato con la contrattazione, con grande coerenza. In tanti remavano contro, ma siamo riusciti a cambiare il meccanismo perverso ed intollerabile dell’aspettativa di vita soprattutto quando si fanno lavori gravosi ed in certi casi nocivi. Bisognerebbe chiedere a questi lavoratori se abbiamo fatto un buon lavoro e non ai tanti opinionisti che stanno in tv”. La Furlan ha sottolineato anche che “il tema del lavoro dei giovani è e rimane al centro del nostro fare sindacato. Perché senza il lavoro dei giovani non ci sarà futuro ne’ per il sistema previdenziale ne’ per il paese”.

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