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Lavoro. Furlan: “Reddito cittadinanza, una risposta alla povertà dilagante ma occorre anche investire su crescita e sviluppo, partendo dallo sblocco delle infrastrutture”

Pubblicato il 7 Mar, 2019

Milano, 7 Marzo 2019 – “Il Reddito di cittadinanza e’ sicuramente una risposta alla tanta poverta’ dilagante che abbiamo nel nostro paese. Durante questa lunga fase di crisi alle vecchie poverta’ ne abbiamo aggiunte altre. Oggi si puo’ anche essere lavoratori e purtroppo essere poveri”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, a margine della visita dell’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini alla sede milanese dell’organizzazione sindacale, rispondendo a chi gli chiedeva in giudizio sul Reddito di Cittadinanza. Il numero uno del sindacato si e’ detta pero’ convinta che la misura tanto cara al Movimento 5 Stelle da sola non basti: “Bisogna pero’ creare condizioni di sviluppo per creare lavoro – ha spiegato -, quindi oltre ad occuparsi della poverta’, bisogna innanzitutto iniziare a investire sulla crescita e lo sviluppo, sbloccare le grandi e medie infrastrutture e investire su innovazione, ricerca e formazione”.
Ma per Furlan “la prima cosa che deve fare il governo e’ sbloccare le infrastrutture, che equivalgono a centinaia di migliaia di posti di lavoro. Sono molto preoccupata per lo stallo sulla Tav, – ha poi aggiunto – come sono preoccupata per le tante grandi e medie opere che questo governo ha bloccato da Trento a Palermo, al Sud, come al Centro e al Nord. Opere che devono unificare il nostro Paese collegando meglio il Sud con il Nord e quelle che ci devono collegare con il resto d’Europa”.

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