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Governo. Furlan: “A Draghi chiederemo di affrontare i nodi principali per la crescita del Paese: emergenza sanitaria, piano vaccinazione, emergenza occupazionale”

Pubblicato il 9 Feb, 2021

Roma, 9 febbraio 2021 – “Lo spirito con cui andremo al confronto con il presidente incaricato Draghi è assolutamente costruttivo. Ognuno deve esercitare responsabilmente il proprio ruolo”. Lo ha dichiarato dai microfoni di Rai Radio 1 in Viva Voce la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, alla vigilia delle consultazioni che il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi, avvierà domani con le parti sociali. “La concertazione, – ha aggiunto la leader della Cisl – questo modo di dialogare individuando insieme obiettivi e percorsi, che ha caratterizzato accordi importanti, da Ciampi a Prodi, deve essere lo strumento per risolvere i problemi e costruire il futuro. E questo perché credo che l’appello fatto a tutte le forze politiche ed economiche dal presidente della Repubblica, Mattarella, di rendersi responsabili e contribuire affinché insieme si trovino strade per portare il Paese oltre la pandemia debba essere accolto da tutti. La Cisl appunto lo raccoglie e lo fa proprio per dare il suo contributo perché questo si possa realizzare”.
Quanto alle richieste che Cgil Cisl e Uil rivolgeranno a Draghi: “Chiederemo di affrontare i nodi principali per la crescita del Paese: l’emergenza sanitaria, il piano di vaccinazione e l’emergenza occupazionale”ha spiegato la leader della Cisl ricordando. “Sono centinaia di migliaia i posti di lavoro persi, soprattutto da giovani e donne”, ha poi ricordato ribadendo la necessità di “prolungare il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid per accompagnare i lavoratori e le lavoratrici fino alla fine dell’emergenza e dare poi, attraverso il Recovery plan, un futuro al Paese. Il blocco – ha poi concluso – va prorogato in modo da avere il tempo di fare una riforma vera degli ammortizzatori sociali che copra tutti i lavoratori e di realizzare una riforma delle politiche attive del lavoro”.

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