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Sviluppo. Sbarra: “Mettere crescita e lavoro al centro di un grande patto concertativo”

Pubblicato il 25 Lug, 2018

 Roma, 25 luglio 2018.  Decreto Dignità, crescita e sviluppo, lavoro e welfare, contrattazione e rappresentanza, rilancio del tema dei servizi a rete della Cisl . E un omaggio a Sergio Marchionne, deceduto oggi a Zurigo, “grande manager abruzzese che ha salvato e innovato la prima azienda italiana valorizzando le relazioni industriali con un sindacato riformatore e anti-ideologico”. Questi i temi affrontati oggi da Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto della Cisl, intervenuto a Pescara per concludere il consiglio generale della Unione Sindacale Interregionale Abruzzo/Molise. In primo piano il Decreto estivo, al vaglio in queste ore in Commissione alla Camera. Articolato il giudizio sul provvedimento: “Nel testo ci sono aspetti positivi, come le norme anti-ludopatia, i vincoli per le imprese che delocalizzano, la riduzione dei rinnovi per i contratti a termine. Condividiamo il principio di ridurre la precarietà, ma l’incertezza si sconfigge soprattutto facendo un grande investimento sui contratti indeterminati, rendendo vantaggiosa la transizione a rapporto stabile. Per questo chiediamo l’introduzione del bonus fiscale e l’abbattimento del cuneo, con redistribuzione delle risorse sui lavoratori”. La Cisl chiede inoltre “di assegnare alla contrattazione aziendale la funzione di stabilire deroghe alle causali, mentre non ci convince invece il trattamento riservato al lavoro somministrato a termine, che viene associato al lavoro a tempo determinato”. Sbagliata la reintroduzione generalizzata e deregolamentata dei voucher in agricoltura , turismo ed enti  locali . I buoni lavoro hanno sempre nascosto lavoro nero e sfruttamento , negato diritti , sostituito tipologie contrattuali flessibili. Vanno limitati a piccoli lavori veramente occasionali , per le attività domestiche e familiari ma assolutamente contrastati in settori produttivi. Il punto fondamentale, resta però il bisogno di “generare nuova ricchezza ben distribuita, con una strategia di sviluppo che faccia leva sulla qualità del lavoro, sugli investimenti pubblici e privati, su infrastrutture e ricerca, sul riscatto di un Mezzogiorno ancora troppo trascurato”. E poi serve “una riforma fiscale che sgravi i redditi medio-bassi da lavoro e da pensione, e punti a rilanciare consumi e domanda aggregata”. Anche in vista della prossima Legge di Stabilità, allora, ci vuole “un Patto sociale per la crescita e lo sviluppo, per il lavoro e la coesione nazionale. Una grande intesa condivisa  e concertata. La Cisl, con la sua proposta e insieme alle sue Categorie, è pronta a fare la sua parte, consapevole anche dello straordinario ruolo coesivo giocato da una rappresentanza buona e verificata, oltre che dalla contrattazione nazionale e decentrata, come dimostrato dal Rapporto Ocsel-Cisl”. Il sindacato confederale è “la più grande infrastruttura sociale sui territori: un presidio in presa diretta con le esigenze delle comunità, che vogliamo ulteriormente consolidare dando seguito alle linee emerse nella Conferenza dei Servizi. Vogliamo rafforzare questo network, renderlo sempre più vivo, dinamico e funzionale agli obiettivi associativi e organizzativi della Cisl. Perché il sistema servizi non è ‘altro’ dalla rappresentanza, ma suo necessario completamento”. Il traguardo ultimo è quello della concertazione: “Solo attraverso un lavoro comune – ha concluso Sbarra – si possono costruire basi solide per un Paese, un Abruzzo e un Molise che vogliamo ritorni a dare certezze alle nuove generazioni e a coloro che oggi vivono un forte disagio sociale. La partecipazione e la concertazione sono la strada per realizzare le riforme che servono e per recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella politica”.

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