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Terziario. Raineri (Fisascat Cisl): “Riattivare i canali del confronto teso alla sottoscrizione delle intese per assicurare ai lavoratori l’applicazione dei contratti”

Pubblicato il 27 Dic, 2017

Roma, 22 dicembre 2017. L’adesione allo sciopero indetto congiuntamente dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs nei settori della distribuzione moderna organizzata e della distribuzione cooperativa, dove complessivamente operano oltre 350mila addetti in attesa da quattro anni dei nuovi contratti nazionali di lavoro, è stata considerevole. In media nazionale oltre il 50% dei lavoratori, con punte di poco inferiori al 90% nel settore della distribuzione cooperativa comprovate in taluni casi dalla chiusura dei punti vendita, ha aderito alla protesta nazionale organizzata con cortei e mobilitazioni a livello locale con migliaia di lavoratori che hanno preso parte ai presidi promossi davanti le Prefetture e i principali punti vendita della grande distribuzione organizzata e a marchio Coop. A Vignale Riotorto, in provincia di Livorno, a supportare la mobilitazione anche i lavoratori di Unicoop Tirreno, in sciopero contro l’incerto destino dei tre punti vendita in Campania e nel Lazio, il frequente ricorso alla flessibilità, l’abuso del lavoro atipico, la terziarizzazione della logistica, l’esternalizzazione dei reparti pescheria in diversi negozi, il mancato avvio dei previsti percorsi di formazione/riqualificazione professionale e l’applicazione della cassa integrazione per i lavoratori della sede della cooperativa livornese senza la necessaria condivisione dei criteri di rotazione. «Le ragioni della mobilitazione sono state ampiamente condivise dai lavoratori della distribuzione cooperativa che in maniera generosa e spontanea hanno dato vita ad una giornata di lotta per difendere il loro diritto al rinnovo del contratto, una mobilitazione inclusiva, colorata e portata avanti con il sorriso di chi sa di stare dalla parte del giusto» ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice. «Il settore della distribuzione moderna organizzata con lo sciopero odierno inaugura una nuova fase delle relazioni sindacali – ha aggiunto il segretario nazionale della categoria Mirco Ceotto – La mobilitazione composta delle lavoratrici e dei lavoratori dei primari gruppi della grande distribuzione impegnano tutte le parti in causa a ricercare e privilegiare le ragioni dell’accordo e non della sterile contrapposizione». Per la categoria cislina è urgente tornare ai tavoli negoziali con le associazioni imprenditoriali Federdistribuzione e Ancc Lega Coop, Agci e Concooperative con un unico obiettivo, quello dei rinnovi contrattuali di settore. «La Fisascat alla luce della imponente partecipazione dei lavoratori alla mobilitazione di oggi – ha dichiarato il segretario generale Pierangelo Raineri – è fortemente orientata a riattivare i canali del confronto finalizzato alla sottoscrizione delle intese per assicurare ai lavoratori del settore l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro». «Rinnovare i contratti nazionali – ha concluso il sindacalista – non serve solo a rinsaldare le relazioni sindacali, ma è un atto di rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, glielo dobbiamo».

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