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Violenza donne. Ocmin: “Incentivi fiscali per assunzione di vittime di violenza”

Pubblicato il 27 Nov, 2017

Roma, 25 novembre 2017. “Favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro è per la Cisl il punto di partenza fondamentale per contrastare efficacemente questa piaga sociale che non accenna a diminuire. Le donne che non lavorano sono doppiamente vittime della violenza perché non hanno ne’ la forza ne’ i mezzi per reagire e spesso scelgono impotenti il silenzio e la rassegnazione trascinando anche i propri figli in vittime passive”. Lo sottolinea Liliana Ocmin coordinatrice nazionale donne Cisl. “Noi ribadiamo la necessità di un piano straordinario per l’occupazione femminile che preveda anche incentivi fiscali per la formazione e l’assunzione di donne che hanno subito violenza, con percorsi di inserimento e reinserimento. Abbiamo chiesto, in una recente audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, di ampliare, da 3 ad almeno 6 mesi, il periodo di congedo per le vittime di violenza, rendendolo più adeguato al tipo d’intervento e di estenderlo anche ad altri settori come quello del lavoro domestico, dove l’88,1% (763.880 su 866.747 totali) sono donne e di cui il 75% straniere. Da mesi stiamo chiedendo, inoltre, l’esclusione dello stalking dall’applicazione dell’articolo 162 ter del codice penale che lo comprende tra i reati a querela remissibile tramite risarcimento. La prossima legge di bilancio che sta per essere approvata prevede già alcuni emendamenti che vanno in questa direzione, non ci resta che aspettare auspicando una loro definitiva approvazione. Sarebbe un bel segnale da parte del parlamento. C’è ancora tanto da fare, ce lo ripetiamo sempre, ed è per questo che il nostro impegno quotidiano, certamente più visibile in questa Giornata internazionale, non cesserà fino a quando esisterà anche una sola vittima della violenza”.

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