Angelo Colombini
Segretario Confederale
Nato il 5 gennaio 1958 a Marcallo con Casone (MI) e residente a Magenta. Diplomato a Milano presso l’istituto tecnico commerciale. A 22 anni diventa delegato sindacale Fim (federazione metalmeccanici) all’interno di Italtel, azienda di telecomunicazioni. Nel 1986 comincia l’esperienza sindacale nella Flerica di Milano, dove segue i grandi gruppi del settore chimico, farmaceutico, della gomma e dell’energia. Diviene membro della Segreteria nel 1992. Nel 2001, dopo la fusione della Flerica (settore chimico) e della Filta (settore tessile), è eletto Segretario generale della Femca di Milano. Cinque anni dopo inizia l’esperienza nella struttura nazionale, prima come operatore, e dal 2009 come componente della Segreteria nazionale. La Femca Lombardia lo elegge nel giugno del 2014 Segretario generale. L’anno successivo, è chiamato a ricoprire il ruolo di Segretario generale della Femca Cisl. Nel XVIII Congresso CISL è stato nominato segretario confederale.
LE ATTIVITA’ DEL DIPARTIMENTO
La Cisl, ponendo in essere la scelta di riunire nello stesso Dipartimento l’area industria con le tematiche della tutela della salute e sicurezza sul lavoro, dell’ambiente e delle politiche della coesione economica e sociale e del Mezzogiorno, ha inteso rendere evidente come uno sviluppo sostenibile non possa prescindere da una efficace connessione e positiva interdipendenza tra tali tematiche.
Il Dipartimento, nell’ambito degli impegni di ciascuna area, operando ed interagendo con i relativi interlocutori, punta a promuovere e realizzare attività che mirino a creare condizioni per una positiva soluzione delle varie problematiche incontrate.
L’area industria segue le relazioni sindacali e lo sviluppo della contrattazione con le Federazioni di categoria e le controparti datoriali per ciò che concerne i settori industria, artigianato, pmi e cooperazione. Studia le dinamiche economiche dei settori, promuovendo il coordinamento delle iniziative delle varie strutture ed inoltre svolge un’attività di supporto alle categorie nella gestione dei tavoli, a livello istituzionale, a fronte di processi di crisi e/o di ristrutturazione.
Il Dipartimento promuove politiche per il Mezzogiorno e per la coesione economica sociale e territoriale tali da favorire un migliore e più sostenibile sviluppo delle regioni e delle aree meno sviluppate del paese, in una prospettiva di migliore integrazione economica e crescita delle opportunità di occupazione per tutto il paese.
In relazione ai temi ambientali per il Dipartimento essi non possono più essere considerati un aspetto marginale o settoriale o per gli addetti ai lavori ne possono essere solo l’occasione degli affari “verdi”, del nuovo business della green economy. La sfida ambientale, come già veniva indicato nel summit mondiale di Johannesburg del 2002, significa “cambiare i modi della produzione e dei consumi”, cioè cambiare i paradigmi dell’economia, dell’organizzazione della vita sociale e collettiva.
La tutela dalle salute e sicurezza sul lavoro oggi, oltre a richiedere un presidio costante sui fattori determinanti degli infortuni e delle malattie professionali, richiede un’attenzione particolare all’organizzazione del lavoro e ai fattori trasversali attraverso i quali si sviluppa. Il Dipartimento, in tal senso, è teso a lavorare nella duplice direzione nei riguardi del complessivo impianto di tutela: impegno permanente sugli ambiti di intervento e interlocuzione politico-tecnica; promozione e sviluppo di ricerche e nuovi ambiti di azione e di miglioramento continuo.
In sostanza lo sviluppo del sistema economico e produttivo e la tutela delle persone che lavorano non può più essere disgiunta da quelle che sono le politiche dell’ambiente, della difesa del suolo e dell’ecologia, così come da reali politiche di valorizzazione del territorio, a partire dal Mezzogiorno del nostro Paese. I grandi fatti drammatici degli ultimi anni hanno posto in evidenza come le politiche oggi necessarie e le azioni efficaci richiedono sforzi congiunti e devono essere promosse complessivamente, ponendo la persona al centro dell’agire, ed operando per una tutela che, nel salvaguardare il posto di lavoro, supporta ed incentiva la produzione, garantendo un ambiente ed uno sviluppo sostenibili.
Il Dipartimento facendo dei coordinamenti nazionali, il modello di lavoro e di interazione privilegiato tra il Dipartimento e le strutture sul territorio, i piani di attività vengono ad essere sviluppati congiuntamente, creando reti e scambi costanti al fine di rendere gli interventi coerenti tra centro e territorio, tra confederazione e categorie.
Le specifiche tematiche afferenti al dipartimento sono:
- Politiche contrattuali e settoriali dell’industria, dell’artigianato e della cooperazione
- Riforma del modello contrattuale
- Vertenze e punti di crisi
- Tutela della salute e sicurezza sul lavoro e benessere organizzativo
- Politiche dell’ambiente, dell’ecologia e difesa del suolo
- Politiche del Mezzogiorno e dello sviluppo del territorio
- Programmazione negoziata
- Fondi strutturali e di investimento europei
- Fondo sviluppo e coesione
Deleghe
- a) Fondi comunitari;
- b) Politiche della concertazione decentrata, delle aree depresse, dello sviluppo del territorio; c) Programmazione negoziata, contratti d’area, patti territoriali, patti per lo sviluppo;
- d) Politiche settoriali dell’industria, dell’artigianato e della cooperazione;
- e) Politiche dell’ambiente e dell’ecologia;
- f) Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- g) Vertenze e punti di crisi;
- h) Politiche Energetiche.