CISL
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“La Maratona per la Pace è nata come un cammino di responsabilità, testimonianza, non come una singola manifestazione. Abbiamo voluto attraversare l’Italia per incontrare lavoratrici, lavoratori, pensionati, famiglie, giovani, associazioni, comunità religiose e civili, raccogliendo fondi e lanciando un messaggio semplice e potente: la pace non è uno slogan, è un cammino di consapevolezza e azione, un traguardo da costruire e da difendere affondando e sporcandosi mani e gomiti nella creta della realtà che è sempre complessa” (…) “Abbiamo scelto convintamente la forma del cammino partecipato, costruttivo, piuttosto che forme di protesta legate a una singola giornata e dal carico antagonista e politico molto forte. Abbiamo voluto attivare una mobilitazione diffusa, che mettesse al centro una impostazione proattiva, direi quasi pedagogica, per trasmettere il messaggio che ognuno di noi ha un grado di responsabilità verso il traguardo. Ci sono nel mondo più di cinquanta conflitti. C’è l’Ucraina, martoriata dalle bombe criminali di Putin, verso cui bisogna rafforzare enormemente gli sforzi. C’è Gaza, con la sua fragile tregua, su cui abbiamo concentrato la nostra raccolta fondi, che domani conferiremo alla Croce Rossa”.

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