Urne aperte da oggi e sino le elezioni per le Rsu del pubblico impiego e della scuola. Chiamati al voto 21 mila lavoratori, 11mila per il pubblico impiego e 10mila per la scuola, l’Università e la ricerca. Il voto avviene in uno dei momenti storici più difficili sia per il settore del pubblico impiego che della scuola. Oltre che oggi si volta domani mercoledì 6 aprile e giovedì 7 aprile.
67 le scuole e le Università dove si vota e 76 i seggi del pubblico impiego negli enti di sanità, Province, Unioni dei Comuni, enti centrali, Camere di Commercio, Inps, Aci, Inail.
213 i candidati della Cisl Fp per il rinnovo alle Rsu nel pubblico impiego e 257 i candidati della Cisl scuola.
“Il mondo del pubblico impiego impegnerà le Rsu parecchio per i prossimi tre anni – afferma Fabio Bertoia, segretario generale Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale –. Il primo è la contrattazione per adeguare gli stipendi, premiare il merito e favorire la crescita professionale dei lavoratori pubblici, che usufruiscono in media di sole 1,2 giornate di formazione l’anno. Chiediamo anche stabilizzazioni di personale: l’Italia è sotto procedura di infrazione Ue per eccesso di precariato”.
La Cisl Scuola Emilia Centrale presenta liste in tutte le scuole della provincia. “Ringraziamo tutti i lavoratori della scuola che hanno risposto numerosi alla richiesta sia di candidarsi che di sostenere le nostre liste – dichiara la segretaria generale aggiunta della Cisl Scuola Emilia Centrale Monica Leonardi -. La Scuola italiana e reggiana merito un nuovo impegno per questo riteniamo che votare significhi lasciare il segno. Il nostro obiettivo è di confermare anche quest’anno il livello di partecipazione al voto che il mondo della scuola ha sempre saputo esprimere e questo è il primo obiettivo: sarebbe un bellissimo segnale di ritorno alla normalità, oltre che, ancora una volta, una preziosa testimonianza di democrazia praticata. Lo faremo con la concertazione e la contrattazione”.
È possibile esprimere un voto di lista nelle aziende sino a 200 elettori o 2 preferenze nella stessa lista nei restanti casi. Le Rsu elette resteranno in carica per i prossimi tre anni.
Elementi fondamentali, sia per sindacati che per le aziende, è dare continuità alle contrattazioni nei luoghi di lavoro è che si possa raggiungere il quorum del 50%+1 degli elettori. Senza Rsu non sarebbe, infatti, possibile firmare nessun accordo integrativo a beneficio dei lavoratori.

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