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Dal congresso regionale della Cisl un’analisi lucida delle sfide economiche e sociali, ma anche una visione concreta per un futuro più giusto e sostenibile. In apertura, una lunga commemorazione per ricordare Papa Francesco



Con una lunga commemorazione e una preghiera in ricordo di Papa Francesco si è aperto nel pomeriggio a Potenza il 14° congresso regionale della CISL alla presenza del segretario nazionale Giorgio Graziani. Circa 130 le delegate e i delegati eletti nei congressi di categoria che saranno chiamati oggi e domani ad eleggere gli organismi dirigenti della confederazione e i delegati che parteciperanno al congresso confederale nazionale in programma a Roma dal 16 al 19 luglio. Aprendo i lavori, il segretario generale Vincenzo Cavallo ha ricordato che «questo congresso non è solo un passaggio formale, ma un’opportunità per riaffermare il valore della rappresentanza e per proporre strategie innovative in grado di rispondere alle nuove esigenze di un mondo del lavoro in rapido cambiamento». Cavallo ha tratteggiato un’analisi profonda della fase storica in cui viviamo: la pandemia, la guerra in Ucraina, l’inflazione e l’irrompere dell’intelligenza artificiale hanno «messo sotto pressione l’economia, acuendo disuguaglianze già esistenti e mettendo in discussione il modello di sviluppo su cui il Paese ha retto negli ultimi decenni», ha detto il segretario della Cisl lucana che ha pure richiamato l’urgenza di un nuovo «umanesimo del lavoro» in grado di «riaffermare il primato della persona, della cultura e della riflessione critica come strumenti essenziali per guidare lo sviluppo tecnologico». 

Al centro della proposta della CISL c’è un nuovo modello di sviluppo «partecipato», che metta al centro il lavoro sicuro, dignitoso e ben retribuito: «È arrivato il momento di dire: basta morti sul lavoro!», ha tuonato Cavallo, rilanciando la battaglia sindacale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, la formazione e il rafforzamento dei controlli. Per la CISL la partecipazione è una leva di sviluppo: «Le aziende che adottano modelli partecipativi registrano una maggiore produttività, un migliore clima aziendale e una minore conflittualità», ha ricordato, rivendicando il successo della legge d’iniziativa popolare promossa dalla CISL sulla partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese».

Cavallo ha denunciato i limiti di una crescita che, pur registrando segnali positivi, resta «fragile» e «dipendente da settori a bassa produttività», e ha richiamato il rischio di perdere l’occasione storica del PNRR, a causa di ritardi amministrativi e difficoltà di attuazione: «Se non si superano rapidamente questi ostacoli, il PNRR rischia di trasformarsi in un’occasione mancata», ha avvertito il leader della Cisl lucana. Tuttavia, la Basilicata ha anche delle carte importanti da giocare: Cavallo ha parlato di una regione «ricca di risorse naturali, capitale umano, energie creative», risorse che devono essere sostenute con politiche mirate, investimenti in infrastrutture, innovazione, formazione e servizi pubblici.
Le aree interne rappresentano, per la CISL, un banco di prova fondamentale: «Il futuro della Basilicata – ha detto Cavallo – passa dal futuro delle sue aree interne». Di qui l’appello per un «piano di investimenti mirato», capace di rigenerare i servizi pubblici, contrastare lo spopolamento e valorizzare il patrimonio umano, ambientale e culturale.

Una sfida, quella delle aree interne, che è intrecciata a quella della promozione di un modello di sviluppo che ha al centro la persona umana e i bisogni delle comunità: «Per noi, Umanesimo del lavoro significa proporre una visione del lavoro non esclusivamente finalizzata al profitto, bensì orientata verso la realizzazione personale e comunitaria», ha spiegato, parlando di agricoltura sostenibile, filiere corte, turismo responsabile ed economia circolare come chiavi per il rilancio. «In un contesto come quello della Basilicata, la nostra rete rappresenta un presidio insostituibile per la tutela delle persone”, ha affermato Cavallo, sottolineando che ogni realtà del mondo CISL ha un ruolo cruciale nel garantire accesso ai diritti, inclusione, sostegno ai più deboli. 

Domani, 24 aprile, seconda giornata di congresso con inizio dei lavori alle ore 9:00. La mattinata sarà dedicata agli interventi dei delegati e dei segretari delle federazioni. Nel pomeriggio si entrerà nel vivo delle operazioni di voto per l’elezione del nuovo consiglio generale, del segretario generale e della segreteria regionale.

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