“Insieme possiamo dare voce al lavoro e forza alla rappresentanza – ha detto Camusso – in un tempo in cui la disintermediazione sembra l’unica risposta alla crisi e una politica troppo autoreferenziale. Dobbiamo dare risposte alle diseguaglianze crescenti e alla mancanze di diritti, dando certezza alla contrattazione e ricostruendo dal basso una vera solidarietà”. Camusso ha dato la sua disponibilità alla costruzione di una Piattaforma unitaria sul fisco “È giusto e necessario porre il tema del fisco ma non e’ sufficiente e forse e’ sbagliato che si concretizzi solo con l’intervento sul cuneo fiscale e la decontribuzione temporanea. Dobbiamo impegnarci tutti a costruire una piattaforma unitaria che incroci anche la questione salariale e provi a misurarsi col tema del lavoro povero”.
Ed è tornata sul tema delle pensioni. “Siamo assolutamente contrari agli automatismi sull’aumento dell’età pensionabile – ha ricordato Camusso -, non erano questi gli impegni presi con il governo che deve accelerare sulla seconda gamba della riforma, dando seguito ai tavoli concordati”.
Per Camusso l’idea che possa aumentare l’età pensionabile “sarebbe un gigantesco schiaffo” alla piattaforma che potrebbe determinare “una rottura difficile da colmare” con i lavoratori. “Abbiamo il dovere collettivo di mettere in campo tutti gli strumenti perche” nello scorcio della legislatura si blocchino automatismi che non vanno attuati e si comincino a dare risposte concrete alle prospettive del sistema previdenziale”. La fase due sulle pensioni – ha aggiunto – viene spesso citata ma non riesce a entrare nel vivo”.
Occhi puntati ora sull’incontro con Confindustria dei prossimi giorni che potrebbe portare a un accordo su un modello di nuove relazioni sindacali nel nostro Paese.