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Nella due giorni congressuale il dibattito, davanti a 280 delegati, si è articolato intorno al tema “Il lavoro, le persone, la comunità in cerca di futuro”. La Cisl Sicilia arriva all’appuntamento congressuale con una platea di 305 mila 958 associati alle 19 federazioni di categoria e Mimmo Milazzo, nella sua relazione di apertura del XII Congresso regionale, ha sottolineato come la Sicilia, che tra qualche mese torna a voterà per le Politiche regionali, sia “sempre più spaccata tra ricchi e poveri”. “All’Isola – ha detto – servirebbero 400 mila nuovi posti di lavoro nel giro di qualche anno. E servirebbero più investimenti e meno burocrazia. Ma la politica ha ben altre priorità. Tanto più ora, sotto elezioni”. Milazzo ha poi snocciolato i dati sul Pil regionale, i livelli reddituali delle famiglie siciliane, delineando un quadro molto difficile. “La Sicilia – ha continuato Milazzo riferendosi al Governo regionale siciliano – ha bisogno di una rivoluzione vera, non parolaia. Di una strategia della corresponsabilità che abbia al centro i temi dello sviluppo e della coesione sociale e che alzi un argine contro l’improvvisazione e l’approssimazione che troppo spesso, in questi anni, hanno caratterizzato l’azione dell’esecutivo regionale”. Presente anche la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, secondo cui “la Sicilia ha bisogno di interventi strutturali che facciano ripartire l’economia reale mettendo al centro il tema del lavoro” . Per Furlan, “aspetto cruciale che deve essere affrontato è il futuro dei giovani laureati che dal Sud vanno all’estero. Il Paese esce dalla crisi solo se lo fa da Palermo a Trento. Questa regione ne ha contati addirittura 75mila in fuga: questo significa perdere il futuro”. Delineando una sorta di ‘ricetta’ per il rilancio della Sicilia, Annamaria Furlan ribadisce non soltanto “la necessità di “interventi per le infrastrutture materiali e immateriali, che sono fondamentali”, ma denuncia anche “il dramma di una classe dirigente a volte incapace nel gestire i fondi comunitari. Il loro utilizzo è fondamentale per la crescita, lo sviluppo e per la coesione sociale”.

Per un resoconto completo consulta anche il sito della Cisl Sicilia

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