CISL
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“E’ importante comprendere –ha spiegato nella sua relazione all’XI Congresso regionale della Cisl umbra che svolto nei giorni 16 e 17 maggio- come sia possibile lavorare ad un’alternativa al modello economico in essere, che ha portato ad una crescente precarietà e povertà. Regole e leggi che devono essere frutto di un lavoro condiviso tra istituzioni, associazioni e mondo sindacale. Ciò a livello nazionale ma anche regionale. Ed è proprio in virtù di questi cambi epocali, che il sindacato confederale deve ridare forza al protagonismo e determinazione alla sua azione. Meglio se condivisa”.
Sbarra ha poi posto l’accento sulla necessità crescente, anche in Umbria, di maggiore attenzione per lo sviluppo industriale e manifatturiero, che però “malgrado tutto si è irrobustito grazie soprattutto all’iniziativa di alcuni imprenditori”. Il segretario della Cisl guarda con favore “alla presenza in Umbria di 34 multinazionali, provenienti da 14 Paesi diversi che occupano circa 7000 addetti per un fatturato di 4 miliardi”. Importante l’export, ma per sviluppare ulteriormente questo settore il segretario della Cisl chiede maggiore impegno in ricerca e innovazione. “Non sono sufficienti i finanziamenti per il mantenimento dello status quo, ma è necessario entrare nel merito delle specificità territoriali, dedicando maggiore attenzione ai sistemi di lavoro locali – ha spiegato Sbarra-. Questo anche e soprattutto per superare le fragilità che continuano a permanere e che portano a un’Umbria che appare piccola, isolata e vecchia, con sempre più persone anziane e giovani che fuggono all’estero”.
Presente alla due giorni congressuale anche il segretario confederale Cisl Piero Ragazzini a cui sono state affidate le conclusioni. Nel suo intervento, Ragazzini, definendo il significato dello slogan “Per la persona, per il lavoro”, ha spiegato quanto sia importante per l’organizzazione impegnarsi su questi due fronti, al quale si aggiunge quello della comunità, che per la propria coesione si fa forte di valori essenziali come quello della solidarietà e della mutualità. Pensando al lavoro futuro, il sindacato per Ragazzini dovrà rinforzare due ambiti di azione: quello europeo e quello del territorio. “Essere radicati il più possibile nel territorio per stare vicini alla gente e agli iscritti –ha detto il segretario-, sapendo che ci dovrà essere un impegno aggiuntivo nella rappresentanza dei giovani, donne e immigrati”.

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