http://youtu.be/h_i0n4eLokE “Ho grande considerazione – prosegue il Presidente della Camera – del ruolo che il sindacato ha svolto nel suo percorso storico portando avanti il compito delicato e complesso di raccordo sociale, di rappresentanza di voci, istanze ed esigenze. Ma credo che la dimensione della rappresentanza vada alimentata continuamente con quella della partecipazione attiva. Non esistono deleghe in bianco e questo vale per il sindacato come per la politica tutta”. “I patti tra sindacati, aziende e ministeri sono sacrosanti e vanno rispettati dalle aziende”. “Mi riferisco a tutti i casi in cui da multinazionali e imprenditori vari non vengano rispettati i patti, -ha poi aggiunto a margine- magari presentando piani industriali un anno prima e non rispettandoli l’anno dopo”.
Ha quindi espresso apprezzamento per il fatto che in questi anni “la Cisl, come anche altri, abbia voluto usare uno strumento come le proposte di legge di iniziativa popolare. Uno strumento importante perché figlio di un percorso di cultura democratica come quello della partecipazione dei lavoratori. Strumenti che la rappresentanza, non la sostituiscono, ma la integrano” tiene a precisare. “Più i lavoratori partecipano ai processi decisionali più saranno consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri”. Il Presidente della Camera si è poi soffermato su uno dei focus di questa giornata “perché incarna il senso del nostro agire come comuntà: l’attenzione alle periferie urbane ed esistenziali. Gli sforzi in questa direzione, – osserva – siano essi dei sindacati, della politica , delle istituzioni della collettività tutta devono essere progressivamente profusi affinché nessuno debba mai sentirsi in una condizione di marginalità. Questo significa lavorare sulle misure di inclusione sociale ma anche sulla rigenerazione urbana, sulla progettazione consapevole di spazi comuni e dei momenti in cui si svolge la vita dell’intera comunità”.
Si è quindi soffermato sul superamento dei vitalizi, “un atto che ha riequilibrato una situazione di disparità fra cittadinanza e classe politica che si è protratta per lungo tempo. Approvare quel provvedimento – ha aggiunto – non è stato un gesto simbolico, ma di senso. E io sono orgoglioso di averlo fatto insieme all’ufficio di Presidenza della Camera””.