98 i delegati in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori del mondo della Ricerca che hanno preso parte all’appuntamento riconfermando Giuseppe De Biase Segretario generale ed insieme a lui anche il Segretario aggiunto Alessandro Castellana. Raffaella Galasso e Gianluca Saputi glì altri eletti nella Segreteria. Tra gli ospiti che hanno preso parte all’assise numerosi esponenti istituzionali appartenenti al mondo degli Enti Pubblici di Ricerca e la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. 

Quanto ai temi al centro della sua relazione, accanto a quelli piu’ legati alla politica internazionale ed europea, al tema della disoccupazione giovanile, alla situazione economica  ed ai mutamenti sociali del paese, De Biase ha fatto un bilancio dell’attività svolta e dei risultati ottenuti dalla federazione per tracciare poi le linee guida di quello che dovrà essere l’impegno futuro. Non più rinviabile per la Fir il rinnovo del CCNL che dovrà dare risposte concrete al riconoscimento della peculiarità professionale del settore ed un superamento del problema del precariato avviando un piano di reclutamento straordinario.
Il segretario della Fir ha poi puntato i riflettori sullo stato  in cui versa la Ricerca italiana: una ricerca in salute , secondo i dati europei, ma con ancora un  basso livello di investimenti  rispetto agli altri paesi dell’UE anche dal punto di vista dell’innovazione. “La strategia di risanamento di bilancio degli ultimi anni  conseguente alla politica europea volta al rigore economico invece che alla crescita, non ha protetto la ricerca e lo sviluppo” ha osservato De Biase. Un tema quello degli investimenti  che per la FIR “è una costante preoccupazione  ma che non sembra rappresentare un problema per i Governi che si sono succeduti”. Invece “grazie ad uno sforzo straordinario dei singoli  – ha concluso il segretario –  la Ricerca nazionale continua a ottenere risultati di eccellenza”. 

Sul tema degli investimenti per il settore si è soffermata anche la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan nel suo intervento.  “Gli investimenti in innovazione e ricerca sono inadeguati nel nostro paese” ha detto dalla sua la Segretaria generale della Cisl intervenuta al Congresso. “Non possiamo più permetterci questo stato di cose anche e soprattutto perché sono due settori che adeguatamente valorizzati e tutelati sono davvero fondamentali per favorire crescita e sviluppo in Italia e per la competitività delle nostre imprese. I giovani in modo particolare sono indispensabili per i processi innovativi delle nostre aziende e per il buon funzionamento del sistema paese. Per questo dobbiamo mettere al centro il tema degli investimenti pubblici e privati in ricerca ed innovazione perché sono i veri fattori che rendono competitivo un paese” ha concluso.

Per approfondimenti visita il sito della Fir Cisl e la pagina Facebook

Condividi