CISL
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Insieme a Bonfanti, confermati anche Loreno Coli come segretario generale aggiunto e Patrizia Volponi come segretario nazionale. 
“Ringrazio tutta la Fnp che mi ha dato fiducia nuovamente,  riconfermandomi in questo ruolo”, ha affermato Bonfanti subito dopo la proclamazione. Nel corso delle sue conclusioni, Bonfanti ha anche ringraziato il Segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, che nel suo intervento nella seconda giornata del Congresso, ha riconosciuto l’importanza della Fnp nell’azione di sostegno all’attività della Confederazione di via Po e a tutte le sue battaglie, da quella sul fisco, di cui Bonfanti ha ribadito l’urgenza, fino a quella sul welfare e la non autosufficienza, tema quest’ultimo che – secondo Bonfanti – deve appartenere a tutta la Cisl e non solo alla Fnp.  Altro tema a cuore del Segretario Bonfanti, del quale peraltro ha parlato sia nel suo intervento di apertura sia in quello di chiusura del Congresso, quello dei giovani, per i quali  “è necessario operare per formarli e farli entrare nel gruppo dirigente della Cisl oltre che accompagnarli verso il mondo del lavoro, condizione necessaria per il pieno sviluppo del nostro Paese. Il Congresso che abbiamo celebrato – ha concluso il Segretario generale Fnp – ha dimostrato quanto la Fnp sia parte integrante di tutta la Cisl e quanto il sindacato in sé abbia ancora valore e importanza nel contesto sociale che viviamo”.
“Basta speculare sui giovani e dire loro che non avranno un futuro pensionistico a causa degli anziani. E basta dire agli anziani che le loro pensioni sono basse perché bisogna pensare ai giovani”. Ha detto la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, intervistata da Andrea Pancani di La7 . “Non si crea coesione ed equità sociale con i continui messaggi negativi e populistici che vengono rilasciati anche nei talk show. Con l’accordo raggiunto sulle modifiche alla riforma della Legge Fornero noi abbiamo dimostrato che non è così e che, anzi, l’incontro e la solidarietà intergenerazionale è possibile ed è fondamentale per permettere al paese di tornare a parlare di crescita e di sviluppo. Noi siamo riusciti a sfatare un sentimento diffuso che per dare qualcosa a qualcuno bisogna massacrare qualcun altro. Noi abbiamo fatto un accordo che invece dà qualcosa ai giovani e qualcosa anche agli anziani. Aiutare i pensionati ed i giovani allo stesso tempo è un messaggio positivo che andrebbe rilanciato anche dagli opinionisti. Non dimentichiamo che previdenza e lavoro sono parenti stretti e vanno sempre di pari passo. Ecco perché serve un dialogo costruttivo tra le istituzioni, la politica e le parti sociali. Dobbiamo puntare sul lavoro e non sul reddito assistito per rendere di nuovo il paese competitivo”.

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