“Il concetto di lavoro è diventato perfino difficile da spiegare ma il lavoro deve restare umano, anzi cristiano. Parole come PIL e innovazione sono state abusate”. “La dimensione umana del lavoro, ha aggiunto Giorgetti, è stata travolta dalle multinazionali, dai poteri forti, dalla “globalizzazione che non guarda alla persona, dalla concorrenza dell’Oriente che toglie l’individualità. Un altro motivo per essere sovranisti”
“La globalizzazione ha creato sproporzioni di reddito e distanze assurde, le soluzioni globalizzanti hanno fallito e il disastro lo vediamo sul territorio. Per recuperare ci vuole il sovranismo. La concorrenza dell’Oriente ci sta ‘cinesizzando’ e questo e’ un altro motivo per essere sovranisti. Occorre mutare d’animo, serve un vero sovranismo della persona. Il sovranismo che rivendico – ha aggiunto – puo’ declinarsi in modo diverso da quello che ci attribuiscono i nostri avversari. Servono soluzioni diverse, bisogna ritrovare la cooperazione sul territorio: la volonta’ della Cisl di perseguire questa strada ha il sostegno del governo. Anche le imprese devono fare la loro parte: tutti dovremmo imparare da esempi come quello di Olivetti. Bisogna cambiare passo, bisogna immaginare, pensare. Spero si cominci a fare perche’ prima di scrivere i decreti bisogna riflettere perche’ con i decreti non si risolvono i problemi”.
“Non dobbiamo farci travolgere dalla rivoluzione tecnologica. Serve un vero sovranismo della persona. Il sovranismo che rivendico – ha aggiunto Giorgetti – si declina in modo diverso da quello che ci attribuiscono gli avversari e non è fatto di slogan ma guarda alla persona e alla famiglia. Lo Stato sociale è esausto, serve un cambio di passo ma occorre riflettere e immaginare prima di scrivere i decreti”.