CISL
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2 maggio 2017- ” E’ stato un Primo Maggio di protesta quello di ieri, ma anche di proposte serie da parte dei sindacati confederali su come affrontare il grave problema dellamancanza di lavoro, in particolare dei giovani nel nostro paese”. Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, all’indomani della manifestazione sindacale di Portella della Ginestra. “Come ha sottolineato ieri, ancora una volta con molta saggezza, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, bisogna rispondere con interventi urgenti e concreti al senso di frustrazione e solitudine dei nostri giovani, assumendo il tema del lavoro, della sua stabilità e della sua sicurezza come la vera priorità del paese. Il lavoro è strettamente legato alla democrazia ed al suo sviluppo. Se non rispondiamo a questa grande emergenza sociale, la crisi rischia di contagiare le stesse istituzioni rappresentative. Ecco perchè come giustamente ha ricordato il Presidente Mattarella tutti dobbiamo sentire il compito di fare di più. Occorre il massimo di coesione sociale, di concertazione e condivisione responsabile sulle scelte urgenti da assumere. Ed in questo senso la grande partecipazione dei lavoratori alle manifestazioni pacifiche di ieri del sindacato, a partire da quella nazionale di Portella della Ginestra, è stata una risposta chiara anche a chi sogna una società senza momenti di mediazione sociale, a chi invita, sull’onda di un populismo disfattista, a sbarazzarsi del sindacato, a tutelarsi da soli, promettendo fantomatici reddditi di cittadinanza anche senza lavorare. Il sindacato confederale sono i lavoratori che si organizzano e si dotano di una loro autonoma rappresentanza. Il ruolo dei corpi intermedi è fondamentale per il governo delle società complesse. Cancellare il sindacato significa solo illudere i lavoratori, aumentare le diseguaglianze sociali, far prevalere ancora di piu i forti sui deboli”


1° Maggio 2017 – “Siamo qui a Portella della Ginestra per ricordare un popolo il cui sacrificio eroico è scolpito nella nostre memorie, nei nostri cuori, con incancellabile forza. Un simbolo di lotta, di solidarietà, sacrificio, riscatto da un’oppressione secolare,  che il tempo non riesce a scalfire”. Così Annamaria Furlan apre il suo comizio in occasione della Festa del Lavoro  che quest’anno Cgil, Cisl, Uil hanno deciso di celebrare a Portella della Ginestra in occasione del 70° anniversario della strage dei lavoratori che manifestavano contro il latifondismo. Quasi duemila i contadini ed i braccianti che si erano dati appuntamento quel giorno per celebrare la Festa del lavoro ed ascoltare un comizio sindacale, quando dalle colline partirono le prime raffiche di mitra. Per i lavoratori e le loro famiglie, nessuna possibilità di scampo e fu la strage: undici i morti tra cui due bambini e sessanta i feriti.
“Le prime raffiche furono scambiate per fuochi d’artificio –prosegue Furlan – Tanti morti e tanti feriti, alcuni anche di origine albanese, a conferma della solidarietà vissuta e della  fratellanza internazionale del lavoro. Per queste ragioni, dopo 70 anni, Cgil Cisl e Uil, il sindacato confederale italiano, è tornato nel luogo che costituisce le nostre radici, che ci appartiene e da’ senso al nostro impegno quotidiano”. 

“Portella della Ginestra è un lascito impegnativo – tiene a sottolineare la segretaria della Cisl – che ci obbliga a misurare la distanza da quegli anni: non abbiamo più latifondi e feudi da spartire, la legalizzazione ha fatto passi enormi ma non mancano i partiti  e leader emergenti che invitano i lavoratori a sbarazzarsi dei sindacati, li invitano a fare da soli e promettono loro fantomatici redditi di cittadinanza che li tuteleranno tutta la vita, anche senza lavorare, ben sapendo che sono irrealizzabili”. 
In realtà per Furlan “non esistono lavoratori da un lato e sindacati da un altro. Cancellare il sindacato  – avverte – significa illudere lavoratori e lavoratrici perché i lavoratori si tutelano non con la carità compassionevole ma con un reddito di inclusione che deriva dal lavoro perché è di questa dignità che hanno diritto. Questo abbiamo fatto come Cgil Cisl e Uil e questo continueremo a fare- incalza la leader della Cisl ricordando i tanti accordi fatti “duranti gli anni di questa crisi, accordi di solidarietà tra i lavoratori che hanno  salvato posti di lavoro. Abbiamo fatto abbattere il prelievo fiscale sulla produttività, sul contratto integrativo, abbiamo fatto sbloccare la contrattazione nel Pubblico Impiego, questo abbiamo fatto. Abbiamo davvero profondamente cambiato la legge Fornero, la peggiore legge previdenziale in Europa. Per queste ragioni il sindacato confederale, Cgil Cisl Uil hanno mantenuto la loro forza, il loro radicamento, anche durante la crisi peggiore della storia del nostro Paese”. 
“Dobbiamo quindi ripartire da qui, dalle nostre radici a Portella della Ginestra- sottolinea ancora. Abbiamo sconfitto i latifondisti, le bande criminali che organizzarono la strage, la prima di una lunga serie: da piazza Fontana a piazza della Loggia, alla strage di Bologna. Ma il nemico oggi è molto più potente, impersonale: è la strategia predatoria di profitto a brevissimo termine, del tutto e subito che il capitale finanziario e le multinazionali hanno imposto alla globalizzazione. Il mercato globale deregolativo ha portato conseguenze dirompenti, più povertà nel mondo. Molti lavoratori di quelli che vengono definiti i paesi emergenti continuano a non avere tutele e troppo spesso le delocalizzazioni per il profitto del tutto e subito hanno creato sacche di povertà in Europa e nel nostro paese. Il movimento sindacale, anche a livello internazionale, ha con chiarezza detto che abbiamo bisogno di regole che creino diritti di cittadinanza, diritti di dignità per ogni uomo e per ogni donna. Nel mondo quanti bambini ancora muoiono per lo sfruttamento e per la guerra”.

E la Segretaria generale della Cisl poi torna a parlare della necessità di costruire gli Stati Uniti d’Europa. “Vogliamo costruire una nuova Europa. Altro che uscire dall’Europa come qualche populista nazionalista spesso xenofobo vuole farci fare. Abbiamo bisogno invece di più Europa ma di un’Europa sociale, del popolo e delle genti. Un’Europa che pensa al lavoro e agisce perché il lavoro sia, come nel nostro paese, coesione sociale, il vero collante tra gli uomini e le donne tra i giovani e gli anziani, tra chi non ha lavoro e chi lo ha e tutti insieme dobbiamo costruire gli Stati Uniti d’ Europa.  Lo abbiamo detto al nostro Governo e ai governatori europei quando li abbiamo incontrati: perché l’Europa siamo noi e vogliamo sia l’Europa del lavoro e della dignità”.  Ed è al Governo che Furlan torna dire “che è indispensabile per questo paese mettere al centro il lavoro. C’è bisogno di un patto sociale forte tra tutte le istituzioni, i partiti e tutti gli autori sociali perché finalmente si metta all’ordine del giorno la prima questione che interessa gli italiani e le italiane e molto prima di tutto il resto: il lavoro. Perché il lavoro significa libertà, eguaglianza, solidarietà, coesione sociale tra giovani e anziani. Oggi tanti giovani in Piazza San Giovanni ascolteranno il concerto organizzato da Cgil Cisl Uil perché la musica come il lavoro unisce e rende fratelli e sorelle. Questo è il nostro messaggio e bisogna ripartire dagli investimenti pubblici privati e bisogna fare finalmente quello che tanto volte i governi hanno promesso:  una riforma fiscale a favore dei lavoratori, dei pensionati. E le risorse per il lavoro dovranno essere attinte dagli svariati miliardi che si accumulano tra evasione fiscale e contributiva, e dagli oltre 50 miliardi provenienti dalla corruzione ed alla mancanza di legalità perchè è lì che ci sono le risorse per lo sviluppo, per la riforma del fisco e per un welfare universale che tuteli la salute e garantisca la prevenzione: quanti morti sul lavoro dobbiamo ancora piangere e commemorare? – si chiede la Segretaria della Cisl- . Quanti morti vengono nascoste? La legalità è indispensabile per la dignità del lavoro. Ed è per questo che è importante essere qui, in tanti, come su tutte le piazze del paese, dell’Europa e del mondo perché il lavoro renda libera la persona di scegliere nella vita”.

 
“Una bellissima manifestazione –  ha dichiarato a margine dell’iniziativa la Segretaria organizzativa della Cisl, Giovanna Ventura. Una manifestazione molto emozionante – ha detto – sia per ciò che rappresenta Portella sia per la partecipazione ancora molto sentita soprattutto dalle famiglie di superstiti e dagli stessi superstiti che in prima persona hanno vissuto quel terribile momento. La Cisl era presente con più di 50 pulmann con delegazioni che arrivavano da tutto il Paese e con un grande sforzo organizzativo della Cisl siciliana e della Cisl Calabria, davvero presente con i suoi iscritti e che colgo l’occasione per ringraziare sentitamente”  ha concluso.
 

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