“Vengo da una città come Taranto – ha detto – che sta pagando un ‘debito ecologico’ altissimo. Insieme al sindacato abbiamo costituito un osservatorio popolare per affrontare e cercare di risolvere i problemi di questa città, grazie alla maturità e alla comunione di intenti dei soggetti che partecipano. Abbiamo il dovere di accogliere le persone ferite dall’inquinamento, e ricucire lo strappo generato dall’Ilva con la città e con i lavoratori”. Per Santoro la lotta alla disoccupazione passa per il rapporto scuola-lavoro, il lavoro femminile, l’inversione di rotta sulla denatalità, il lavoro dei portatori di disabilità, la battaglia per la legalità e contro tutte le mafie. Infine Santoro ha puntato l’indice sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, troppo spesso sacrificata per ignoranza e ragioni economiche: “Ho celebrato tantissimi funerali di persone morte mentre lavoravano, e tutto ciò è inaccettabile”.