Cettina Raniolo e Antonio Bruno in segreteria con Antonio Palermo sarà il responsabile del Dipartimento organizzativo e dell’area di Ragusa. Presenti 155 delegati in rappresentanza delle 15 federazioni territoriali delle due province. Il nuovo Consiglio generale, l’organismo che ha votato per la nuova segreteria, è formato da 96 componenti.

«Sono convinto che questa stagione congressuale sia stata un autentico investimento per la Cisl Ragusa Siracusa. – ha sottolineato Paolo Sanzaro – Abbiamo discusso con impegno, con grande libertà e siamo stati franchi, a volte duri, nell’analisi. Da questo Congresso si riparte con rinnovato entusiasmo e impegno. Le esigenze del territorio sono chiare ed evidenti: noi porteremo avanti vertenze e proposte. La politica si attivi per dare una svolta a questa regione e a questo territorio. Serve un patto sociale, serio e condiviso. Solo insieme possiamo ottenere quei risultati che possono darci un futuro migliore.» E su una politica che guardi ad uno sviluppo che traghetti la Sicilia verso il futuro, è tornato Mimmo Milazzo. Il segretario generale della Cisl siciliana ha fatto un’analisi a tutto tondo delle criticità, ma anche delle possibili soluzioni, dell’isola. «Bisogna attivarsi perché le risorse disponibili vengano trasformate in progetti cantierabili – ha ricordato, accennando alla mancanza di progetti esecutivi nonostante le somme presenti a livello regionale – Bisogna guardare alla riqualificazione del territorio e dare, ad esempio, sicurezza agli edifici scolastici. Il polo industriale siracusano, con il suo indotto, deve ancora rappresentare un riferimento economico per tutta l’area e resta una delle aree importanti per l’intera regione. Si adeguino, però, i collegamenti e l’intera rete viaria per rendere l’intero territorio ancora più fruibili e, soprattutto, attrattivo per i possibili nuovi investitori.» «I cambiamenti sono veloci, quasi quotidiani. – ha sottolineato Giovanna Ventura nel suo intervento – Questa è la differenza che viviamo. Il sindacato deve ritenersi in movimento. Dobbiamo guardare alle nuove opportunità che ci sono per uscire dalla crisi. Non bisogna guardare solo all’Italia ma anche all’Europa; dobbiamo far capire che l’Europa deve avere un piano che riguarda tutti i paesi. Bisogna cambiare i livelli istituzionali: – ha continuato – non basta avere un Parlamento ma serve un governo, dei ministeri, delle risorse. Togliere questa austerità di bilancio e mettere opportunità di investimenti. Solo così possiamo ipotizzare uno sviluppo europeo. Così come è bene che si capisca che l’Italia, che da penisola e per la sua storia non può e non vuole alzare muri, non può essere la sola a reggere il continuo arrivo di migranti sulle rotte del Mediterraneo. In Italia – ha continuato la segretaria confederale nazionale volgendo lo sguardo alla politica nazionale – abbiamo bisogno di un governo ricomposto e autorevole. Non abbiamo bisogno di sapere quando andiamo a votare ma se questo è un Governo forte e interlocutore serio. La persona deve essere considerata nella sua totalità. – ha concluso ribadendo l’importanza dello slogan scelto per questa stagione congressuale – Non soltanto nel mondo del lavoro ma anche nel suo ruolo nella società. Quindi in un sistema di protezione sociale a tutto tondo che comprendere servizi, previdenza, eventuali ammortizzatori sociali e nella stessa disoccupazione.»

 

Per un resoconto completo: 

http://www.cislragusasiracusa.it/

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